Stanca di pulire casa? La domestica te la paga l’Agenzia delle Entrate | Ti riposi sul divano mentre lei sgobba
![La domestica la paga l'Agenzia delle Entrate](https://www.sicilianews24.it/wp-content/uploads/2024/07/domestica-sicilianews24.it-10072024-corporate.jpg)
La domestica non dovrai più pagarla tu: lo farà l’Agenzia delle Entrate
Soprattutto con il caldo di questi ultimi giorni, le faccende domestiche sono ancora più pesanti. Pulire i pavimenti, togliere la polvere dalle mensole e riordinare tutte le stanze è infatti molto faticoso e questo vale ancora di più per chi è più anziano o ammalato.
In un contesto del genere, quindi, sempre più famiglie si stanno affidando alle domestiche, quindi donne pagate e assunte per le pulizie di casa e per la gestione dell’ordine, del bucato, della preparazione dei pasti e così via.
Se anche tu sogni di poter fare questa scelta ma temi, a causa del costo che avrebbe, di non potertela permettere, oggi finalmente realizzerai un desiderio: la domestica te la paga l’Agenzia delle Entrate.
Non dovrai più pulire: paga l’Agenzia delle Entrate
Nel modello 730/2024 è possibile inserire anche i contributi versati per colf, badanti e baby sitter. Innanzitutto è importante distinguere le deduzioni dalle detrazioni: le prime sono quelle che abbassano il reddito complessivo sul quale si va a pagare l’Irpef, mentre le seconde sono quelle che si sottraggono una volta che l’imposta è stata calcolata. A seconda del tipo di servizio che ha svolto la colf, la badante o la domestica, si parla di detrazione o di deduzione.
I contributi delle baby sitter, delle colf e dei collaboratori domestici come le badanti per soggetti ancora autosufficienti vanno a finire in quelli che hanno diritto alla deduzione. Al contrario, invece, le spese sostenute per le persone che svolgono assistenza di persone non autosufficienti, invece, vanno in detrazione.
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Come ottenere questi vantaggi
Per quanto riguarda la detrazione, affinché le spese sostenute per la badante siano effettivamente valide per il 730 è necessario che la persona assista un soggetto non autosufficiente e che il reddito complessivo non superi i 40mila euro. Questo, quindi, vale se e solo se il soggetto per il quale si assume la domestica necessita di assistenza continuativa e, da solo, non è in grado di svolgere attività come l’alimentazione o la deambulazione.
Nel caso della deduzione, invece, vengono considerati i contributi Inps di colf e badanti fino a un massimo di 1549.37 euro e, soprattutto, per la quota a carico del datore di lavoro.