Stanca di pulire casa? La domestica te la paga l’Agenzia delle Entrate | Ti riposi sul divano mentre lei sgobba

La domestica la paga l'Agenzia delle Entrate
La domestica la paga l’Agenzia delle Entrate: ecco perché e come (sicilianews24.it / corporate+)

La domestica non dovrai più pagarla tu: lo farà l’Agenzia delle Entrate

Soprattutto con il caldo di questi ultimi giorni, le faccende domestiche sono ancora più pesanti. Pulire i pavimenti, togliere la polvere dalle mensole e riordinare tutte le stanze è infatti molto faticoso e questo vale ancora di più per chi è più anziano o ammalato.

In un contesto del genere, quindi, sempre più famiglie si stanno affidando alle domestiche, quindi donne pagate e assunte per le pulizie di casa e per la gestione dell’ordine, del bucato, della preparazione dei pasti e così via.

Se anche tu sogni di poter fare questa scelta ma temi, a causa del costo che avrebbe, di non potertela permettere, oggi finalmente realizzerai un desiderio: la domestica te la paga l’Agenzia delle Entrate.

Non dovrai più pulire: paga l’Agenzia delle Entrate

Nel modello 730/2024 è possibile inserire anche i contributi versati per colf, badanti e baby sitter. Innanzitutto è importante distinguere le deduzioni dalle detrazioni: le prime sono quelle che abbassano il reddito complessivo sul quale si va a pagare l’Irpef, mentre le seconde sono quelle che si sottraggono una volta che l’imposta è stata calcolata. A seconda del tipo di servizio che ha svolto la colf, la badante o la domestica, si parla di detrazione o di deduzione.

I contributi delle baby sitter, delle colf e dei collaboratori domestici come le badanti per soggetti ancora autosufficienti vanno a finire in quelli che hanno diritto alla deduzione. Al contrario, invece, le spese sostenute per le persone che svolgono assistenza di persone non autosufficienti, invece, vanno in detrazione.

La domestica la paga l'Agenzia delle Entrate
La domestica la paga l’Agenzia delle Entrate: ecco perché e come (sicilianews24.it / corporate+)

Come ottenere questi vantaggi

Per quanto riguarda la detrazione, affinché le spese sostenute per la badante siano effettivamente valide per il 730 è necessario che la persona assista un soggetto non autosufficiente e che il reddito complessivo non superi i 40mila euro. Questo, quindi, vale se e solo se il soggetto per il quale si assume la domestica necessita di assistenza continuativa e, da solo, non è in grado di svolgere attività come l’alimentazione o la deambulazione.

Nel caso della deduzione, invece, vengono considerati i contributi Inps di colf e badanti fino a un massimo di 1549.37 euro e, soprattutto, per la quota a carico del datore di lavoro.