Staminali, morta donna nell’agrigentino che attendeva l’ok per la cura
Agrigento – E’ morta a Sciacca, in provincia di Agrigento, Anna La Porta, di 56 anni, originaria di Trapani, sposata e con due figli, in coma dal settembre scorso dopo un arresto cardiocircolatorio, che attraverso l’associazione ‘Vite sospese’ aveva chiesto di accedere alle cure con il metodo Stamina di Davide Vannoni. A renderlo noto su Facebook è stato il presidente dell’associazione Sicilia Risvegli Onlus e vice presidente del Movimento Vite Sospese, il catanese, Pietro Crisafulli. “Avevano ottenuto la risposta negativa dagli Spedali civili di Brescia – ha detto Crisafulli – ed avevano iniziato l’iter per il ricorso al giudice. Ma purtroppo Anna è morta. Qui in Italia stanno morendo tutti”. “Nelle prossime ore -continua- diffonderemo un comunicato stampa dettagliato, lanciando un appello per fare chiarezza su tutta la vicenda Stamina ed invitando Vannoni a risolvere questa grave situazione portando il metodo Stamina all’estero e a fare chiarezza sulla vicenda Capo Verde. I malati e le famiglie non possono più aspettare”. “Adesso basta -evidenzia Crisafulli – sono due anni che lottiamo ma senza esito. I nostri cari stanno morendo. A febbraio sarà trascorso un anno dalla morte del mio adorato fratello Salvatore ed ancora per vari motivi siamo al punto di partenza. I malati non possono più aspettare”. “Alcuni malati, alcuni dei quali siciliani – conclude- faranno le cure con staminali con altro metodo all’estero, ovviamente a pagamento. Sono stanchi di aspettare. E con loro anche noi”.