Stabilizzazione Asu, Scavone incontra vertici Asp, Anci e CCIAA

Si accelera sulla stabilizzazione degli Asu: l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, ha incontrato oggi i vertici delle Asp e delle Camere di Commercio oltre ai rappresentanti dell’Anci.

“Abbiamo voluto accelerare il processo di stabilizzazione degli Asu – ha detto l’assessore – illustrando agli enti utilizzatori i passaggi da mettere in atto per procedere rapidamente alla stabilizzazione dei 4.571 soggetti, in atto impiegati in attività socialmente utili. Al termine di questo primo giro di incontri, oltre ad una verifica che faremo con le parti sociali sull’attuazione della norma approvata dall’Ars con l’ultima Finanziaria, pubblicheremo una manifestazione di interesse per gli enti pubblici che volessero acquisire ulteriori lavoratori”.

“Abbiamo chiuso una pagina del precariato storico – ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro – riconoscendo a circa 5 mila persone, che da decenni lavorano anche all’interno di enti pubblici, lo status di lavoratori. La norma approvata dall’Ars è il frutto del lavoro costante che in questi mesi si è sviluppato attraverso il tavolo di consultazione sociale permanente sulle problematiche relative al personale Asu istituito presso il dipartimento

Lavoro con il determinante contributo della quinta commissione e dei suoi componenti”.
Oltre ai 37 milioni già stanziati come negli scorsi anni per il pagamento del sussidio, con l’ultima Finanziaria il governo Musumeci ha aggiunto ulteriori 10 milioni di euro per il 2021 e ha stanziato complessivamente 54 milioni per il 2022 e il 2023 necessari a coprire anche il fabbisogno finanziario relativo agli oneri sociali.

“La Regione copre il costo complessivo per la stabilizzazione – ha proseguito Scavone – L’art. 36 della stessa legge prevede, inoltre, altri benefici come la fuoriuscita volontaria dal bacino e l’accompagnamento alla pensione per gli aventi diritto”. Ad oggi già alcune decine di lavoratori Asu hanno richiesto al dipartimento Lavoro il beneficio economico per la loro fuoriuscita dal bacino.

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