Sport e disabilità: 2 MLN per abbattere le barriere mentali e fisiche. «La nostra è un’impresa che non crea solo valore economico, ma che genera valori». Così Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia, ha raccontato la mission del progetto OSO – Ogni Sport Oltre, presentato per la prima volta in Sicilia a Palazzo delle Scienze dell’Università di Catania.
Un evento organizzato dalla Fondazione Sicilian Venture Philanthropy – presieduta da Elita Schillaci, professoressa del Dipartimento di Economia e Gestione delle Imprese e componente del comitato scientifico di Fondazione Vodafone – in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding Laboriusa.it, che ha visto la partecipazione attiva di studenti, imprenditori e volontari del terzo settore.
Pensata come piattaforma digitale per abbattere barriere (mentali e fisiche) tra i disabili e lo sport – «OSO è anche la prima persona singolare del verbo osare», come ha sottolineato la Ferradini – il progetto nasce dall’ammirazione per la tenacia dell’ex pilota di Formula 1 Alex Zanardi, presidente della Fondazione Vodafone Italia nel triennio 2013/2016.
Prende forma, così, l’idea di raccogliere e finanziare idee concrete di organizzazioni senza scopo di lucro volte a realizzare progetti per persone con disabilità fisiche, sensoriali o intellettivo-relazionali che vogliono avvicinarsi alle discipline sportive.
E OSO lo fa, mettendo a disposizione 2 milioni di euro per progetti che potranno essere presentati entro il 23 gennaio 2018.
«Si tratta del secondo bando promosso dalla Fondazione Vodafone Italia, lanciato lo scorso 7 novembre – continua la Ferradini – un comitato di sportivi e scienziati selezionerà i progetti presentati che risponderanno ai requisiti richiesti, tra i quali la sostenibilità (il cui valore minimo dovrà essere di 15mila euro e non superare la soglia di 300mila euro), che potranno essere finanziati fino all’80% dell’importo richiesto. Inoltre per le istanze che arriveranno dal Sud ci sarà la compartecipazione alle spese da parte dell’associazione Conilsud».
«La Fondazione Sicilian Venture Philanthropy, nata come rete di imprenditori e non solo, mira proprio a promuovere dal basso l’imprenditorialità e le social start up – spiega la professoressa Schillaci – e lo fa con progetti come questi volti a coinvolgere le nuove generazioni. Abbiamo ospitato la presentazione del progetto OSO per presentare questa opportunità al mondo dell’associazionismo locale, cercando di creare nuovi link tra la Fondazione Vodafone e il nostro territorio».
Tra le tante testimonianze anche quella di Fabrizio Messina, direttore sportivo del Circolo Canoa di Catania, che ogni giorno insegna ad avere fiducia in se stessi a tutti quei ragazzi disabili che vogliono mettersi alla prova; e quella di Salvatore Mirabella, presidente dell’associazione paralimpica “Come ginestre” e primo esponente della “Wheel Chair rugby”, il rugby in carrozzina: «In passato ho dovuto abbandonare gli studi di Economia a causa delle barriere architettoniche, che non mi consentivano di frequentare l’università: oggi non accetto che una carrozzina possa diventare un ostacolo». Un freno a quella passione che poi è il motore della vita.
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