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di redazione
Sarà il parlamento siciliano a decidere il taglio delle Province. Nel decreto sulla riforma degli enti ‘sono stati fissati dei paletti, ma in Sicilia
sarà l’Ars che dovrà pronunciarsi’. Lo ha detto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ieri a Trapani, nel corso del suo intervento in Prefettura dove ha partecipato alla sigla di un protocollo della legalità. La titolare del Viminale ha aggiunto che ‘nel decreto ci sono delle linee guida, quindi esistono dei margini di approssimazione e credo che voi abbiate le credenziali per far valere al Parlamento siciliano le vostre ragioni’.
Le dichiarazioni del ministro sono arrivate su sollecitazione del presidente della Provincia Mimmo Turano che aveva sottoposto alla Cancellieri il caso dell’ente provinciale trapanese, a rischio soppressione in virtù della riforma varata dal Governo Monti .
In Sicilia sarà cura della Regione ridefinire i confini delle nuove Province seguendo le direttive decise dal Cdm che impone dei criteri minini di almeno 350mila abitanti e una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati. A non possedere questi requisiti sono (soprattutto per questioni di estensione) le province di Ragusa, Enna, Siracusa e Caltanissetta. In bilico Trapani, che come detto rischia di essere accorpata a Palermo o Agrigento per 34 km di territorio in meno ‘ precisa Turano ‘ e non 41 come emerso nei giorni scorsi. Il presidente della Provincia di Trapani comunque non si dice preoccupato, apprezza le dichiarazioni del Ministro dell’Interno e spiega l’ente da lui guidato deve restare in vita.
intervista nel tg
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