SPECIALE OPEN DAYS: COS’E’ LA POLITICA DI COESIONE-2-

Regione Sicilia

La cosiddetta “politica di
coesione” e’ stata la leva utilizzata dall’Unione Europea per
favorire lo sviluppo economico nell’ultimo decennio. Una formula
che ha apportando un reale valore aggiunto alla crescita e alla
convergenza economica, creando direttamente piu’ di un milione di
posti di la…

Regione Sicilia

La cosiddetta “politica di
coesione” e’ stata la leva utilizzata dall’Unione Europea per
favorire lo sviluppo economico nell’ultimo decennio. Una formula
che ha apportando un reale valore aggiunto alla crescita e alla
convergenza economica, creando direttamente piu’ di un milione di
posti di lavoro, garantendo la formazione professionale di oltre
dieci milioni di persone, cofinanziando la costruzione di oltre
duemila chilometri di autostrade e quattromila di rete
ferroviaria, oltre alla creazione di almeno ottocentomila piccole
e medie imprese (PMI).
Per fissare le priorita’ economiche europee, la Commissione ha
approvato il 6 ottobre un pacchetto legislativo che determina le
nuove linee operative per il periodo 2014-2020. Si tratta di un
complesso di regolamenti che mira a rilanciare la crescita e
l’occupazione secondo una strategia che e’ stata denominata
“Europa 2020”.
L’idea di fondo e’ quella di concentrare gli investimenti su un
minor numero di priorita’. Per individuare i nuovi settori di
intervento i regolamenti appena approvati individuano un nuovo
strumento: i contratti di partenariato, stipulati tra la
Commissione europea e gli Stati membri. Saranno i governi
nazionale a fissare gli obiettivi da raggiungere. Mentre i
regolamenti determineranno i criteri per premiare le regioni che
otterranno i risultati migliori.
In direzione del controllo dei risultati, va anche un’altra
novita’ che fa parte del pacchetto legislativo: in caso di
politiche macroeconomiche precarie o di scarsa capacita’
amministrativa, la Commissione potra’ chiedere di riesaminare i
programmi. E in mancanza di misure correttive, si potra’ arrivare
a sospendere i finanziamenti.
E’ stata prevista — per aumentarne l’efficacia —
l’armonizzazione delle norme di tutti i fondi, inclusi il fondo
per lo sviluppo rurale e quello per gli affari marittimi e la
pesca. Ed e’ stata predisposta un’unica serie di norme per cinque
fondi diversi: in un approccio integrato che assicurera’ uno
sviluppo armonico e coerente del territorio.
Per consentire ai cittadini di affrontare le sfide future del
mercato del lavoro, la proposta della Commissione ha previsto di
integrare e potenziare il Fondo sociale europeo, con il Fondo
europeo di adeguamento alla globalizzazione e il nuovo Programma
per il cambiamento sociale e l’innovazione .
Il pacchetto varato dalla Commissione ha gia’ iniziato il suo
percorso che prevede l’analisi del Consiglio e del Parlamento
europeo, che esprimeranno il loro voto, dopo aver acquisito i
pareri del Comitato delle Regioni e del Comitato economico e
sociale. Le singole regioni saranno consultate ed esprimeranno le
loro valutazioni all’interno del percorso “ascendente” che
coinvolge ogni stato nazionale. Le decisioni finali dovrebbero
essere adottate entro la fine del 2012, per permettere di avviare
i nuovi programmi operativi che regoleranno la politica di
coesione dal 2014 al 2020, a cui la Commissione — nell’ambito del
prossimo bilancio settennale — ha previsto di destinare 336
milioni di euro.
ga/mav
091701 Ott 11 NNNN
(Regione Sicilia)