Spari a Pietraperzia contro un centro migranti. Alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro i locali della casa canonica di via San Giuseppe a Pietraperzia, a Enna. Il centro, gestito dall’associazione “Don Bosco 2000” di Piazza Armerina (Enna), ospita da quattro giorni una ventina di migranti. Per fortuna non ci sono stati feriti, ma i proiettili hanno mandato in frantumi una finestra. Solo attimi di terrore tra i migranti e gli operatori.
Spari a Pietraperzia contro centro migranti: “Siamo esterrefatti”
Intorno all’1:30 del 15 febbraio, un colpo di lupara è stato sparato nel centro migranti gestito dall’associazione “Don Bosco 2000”. Il proiettile ha prima perforato l’infisso interno e poi ha passato la porta finendo sugli armadi. Nella camera dormivano 4 giovani migranti del Bangladesh. “Siamo esterrefatti per quanto accaduto – dichiara Agostino Sella, presidente dell’associazione che gestisce il centro – pensiamo che tutto questo sia generato da chi usa il tema della migrazione come terreno di scontro politico. Noi comunque continueremo a fare con passione il nostro lavoro e non ci tireremo indietro, ma continueremo ad accogliere ed integrare”.
Spari contro centro migranti, le reazioni
L’inaugurazione del centro aveva suscitato diverse polemiche e malumori in paese. Pietraperzia è un paese di 6.919 abitanti, in provincia di Enna. “Questo – dice il sindaco, Antonio Bevilacqua – è un atto di razzismo. Dietro le strumentalizzazioni di vario tipo si nasconde solamente il sentimento di alcuni. Ma Pietraperzia è anche un città di accoglienza. Tante sono le associazioni che in questi giorni stanno collaborando con la struttura per le attività di integrazione”. Il brutto gesto intimidatorio, però, non ha scoraggiato quella parte della comunità che insiste nel voler accogliere i migranti Il vescovo di Piazza Armerina ha annunciato di voler celebrare una Santa Messa in segno di solidarietà con gli ospiti del centro “Don Bosco 2000”. Dopo la denuncia dei responsabili del centro, sugli spari della notte scorsa è stata comunque aperta un’inchiesta.