NAPOLI (ITALPRESS) – “Il Napoli è una squadra forte, sono curioso di lavorare il prima possibile per capire quanto ne sia consapevole”. Così Luciano Spalletti, nuovo allenatore del Napoli, nel corso della conferenza stampa di presentazione.
“Da quando mi hanno detto che sarei stato l’allenatore l’ho sempre osservata con attenzione: è una squadra che mi piace e che mi somiglia, ma poi bisogna andarci dentro e averci a che fare”, ha aggiunto il toscano. Per Spalletti è la prima esperienza in una squadra del sud Italia: “Sono emozionato, stare dentro lo spogliatoio mi fa battere il cuore. Sono orgoglioso di essere qui, siederò sulla panchina del campo dove ha giocato Diego Armando Maradona. In questa città il calcio e i miracoli di San Gennaro sono la stessa cosa”. L’ultima esperienza in panchina per Spalletti è stata all’Inter, dove ha conquistato due volte un piazzamento in Champions: “Adesso sono qui per tentare di allenare bene la squadra e cercare di fare più risultati possibili. Questa città è piena di uomini che hanno lasciato il segno. Io e la mia squadra vorremmo diventare delle persone ricordate dai tifosi e dalla città”.
Tra i temi toccati dal tecnico toscano anche quello relativo ai tifosi partenopei: “Ai tifosi del Napoli quello che dai te lo danno indietro con gli interessi. Il calcio giocato va accostato ai risultati, c’è un progetto importante”. Grande attenzione sul futuro di Lorenzo Insigne, il cui contratto scade nel 2022: “Mi piacerebbe parlare prima con lui. Per telefono gli ho fatto i complimenti per il gol e mi piacerebbe fare questo percorso con lui al mio fianco. Ci sono altre situazioni che verranno analizzate dopo – ha sottolineato Spalletti -. Agli Europei ha fatto vedere il suo marchio di fabbrica, ma anche Di Lorenzo sta facendo molto bene è un calciatore completo che si adatta a fare tutto. Faccio i complimenti a loro e a tutta la nazionale, va dato merito a Mancini che è stato bravo a creare un gruppo che sembra più una squadra di club che una selezione nazionale”. Infine una battuta sulla fiction su Francesco Totti: “Gli ho dato la possibilità di fare una serie, ma poteva farla anche solo su di lui (ride, ndr). Mi dispiace non abbia avuto grande successo, se me l’avessero detto prima un paio di scene da aggiungere le avrei avute. Per adesso conta il Napoli, poi ci sarà spazio anche per le cose meno importanti”.
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