Cronaca

Spaccio allo Sperone di Palermo, due arresti in flagranza

Spaccio allo Sperone. La Polizia di Stato ha proceduto, nei giorni scorsi ed in due distinte circostanze, all’arresto di due palermitani,  Cannizzaro Giacomo, di 28 anni, con pregiudizi di polizia ed in atto sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Palermo, resosi responsabile di spaccio di sostanza stupefacente (marijuana) e Cavarretta Daniele, pregiudicato  di 30 anni, resosi responsabile del reato di detenzione  di sostanza stupefacente  ai fini di spaccio (cocaina).

Gli arresti sono stati effettuati dai poliziotti del Commissariato di P.S. Brancaccio nel corso di specifici servizi di controllo del territorio mirati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, durante un servizio di appostamento ed osservazione nei pressi di un bar ubicato in viale Di Vittorio, gli agenti hanno notato la sospetta presenza del Cannizzaro davanti all’esercizio commerciale.

Questi, dopo una breve attesa, è stato avvicinato da un giovane con il quale, dopo un breve conciliabolo, si è allontanato di pochi metri; gli investigatori lo hanno visto prendere un involucro da terra e consegnarlo al giovane in cambio di denaro.

Terminato lo scambio il Cannizzaro è tornato nella sua posizione originaria mentre l’acquirente è salito a bordo di una autovettura; lì, ad attenderlo, c’era un altro uomo alla guida. I poliziotti li hanno seguiti e, poco dopo, fermati per un controllo. Il giovane acquirente ha quindi consegnato spontaneamente una bustina che conteneva sostanza stupefacente del tipo Marijuana.

Contemporaneamente altri agenti, continuando il servizio di osservazione, documentavano  altri scambi droga–denaro.

Avendo ormai chiaro il quadro delittuoso, i poliziotti sono entrati in azione; il Cannizzaro, vistosi scoperto, ha tentato di eludere il controllo cercando rifugio all’interno del locale, ma è stato immediatamente raggiunto e bloccato.

Spaccio allo Sperone: la marijuana sotto un masso in una buca

Da un attento esame dei luoghi dove il Cannizzaro si recava ogni volta per  prendere la sostanza stupefacente, i poliziotti hanno scoperto un buca sul manto stradale, coperta da un masso, all’interno della quale è stata rinvenuta una busta in cellophane trasparente contenente nr. 40 dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, sottoposta a sequestro.

Inoltre, all’interno di un marsupio nella sua disponibilità si è rinvenuto un telefono cellulare dalla cui immediata visione è stata rilevata la presenza di alcuni video relativi alla preparazione di dosi di stupefacenti.

Sempre nel corso delle attività effettuate lungo le vie del quartiere Sperone, i poliziotti, nel transitare in via Padre Francesco Spoto, hanno notato un’autovettura ferma: all’interno vi era un uomo che aveva lasciato lo sportello lato sinistro aperto. Vista la strana circostanza, gli agenti hanno deciso di procedere ad effettuare un ulteriore controllo.

L’uomo si è subito mostrato insofferente ed agitato e, tenuto anche conto dei suoi precedenti, ha insospettito gli investigatori; in effetti, sotto l’autovettura, all’interno di una cavità del semiasse, è stato rinvenuto un contenitore di plastica che conteneva 31 dosi di sostanza stupefacente che al narcotest risultava essere cocaina.

L’autorità giudiziaria, nel condividere la ricostruzione dei poliziotti, ha convalidato entrambe le misure.

Redazione

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