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di redazione
Dopo il vertice in Provincia per la riapertura della sp1, importante arteria viaria che collega Montelepre al capoluogo siciliana chiusa a seguito della caduta massi dal costone roccioso che lo fiancheggia, il Presidente della Commissione Regionale per le attività produttive Salvino Caputo, ha convocato un’audizione a Palazzo dei Normanni per il prossimo due luglio. All’incontro sono stati invitati l’assessore provinciale alla viabilità Gigi Tomasino, i sindaci di Montelepre, Giardinello e Torretta e i funzionari della Forestale, del Genio Civile, dell’Assessorato al Territorio e Ambiente e della Protezione Civile Regiona; ente quest’ultimo, su cui pende la responsabilità del mancato avvio dei lavori. L’ente di Palazzo Comitini, infatti, ha già stanziato i fondi necessari, circa 200 mila euro, per la realizzazione delle barriere paramassi. Ma prima di aprire il cantiere è indispensabile che il costone roccioso venga bonificato. La Protezione Civile regionale si era impegnata in questa direzione, ma, in ultima istanza, ha ritirato la propria disponibilità, vanificando di fatto ogni eventuale intervento della Provincia, perché senza la bonifica, le barriere non potrebbero garantire da sole la sicurezza necessaria alla riapertura dell’arteria stradale. Il paradosso della vicenda è che la stessa Protezione Civile ha classificato la Sp1 come ‘via di fuga’ in caso di incidente grave o evento calamitoso sull’autostrada Palermo-Trapani.
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