Sotto torchio le Partite Iva: ultima chiamata per essere in regola | Hai solo una manciata di giorni

Le partite iva devono sbrigarsi, altrimenti non saranno più in regola

Chi lavora come autonomo, in Italia, deve per forza aprire una partita iva, un codice numerico che lo identifica come professionista e che gli serve per contribuire l’IVA all’Agenzia delle Entrate, quindi per versare le tasse calcolate sulla base del lordo prodotto e del regime in cui ci si trova.

A differenza di chi è dipendente, presso un’azienda pubblica o privata, gli autonomi invece devono provvedere da sé al pagamento delle tasse, nonché ad altri adempimenti fiscali. Figura fondamentale è quindi quella del commercialista, che tiene le fila dei conti del titolare della partita iva e fa in modo che scadenze ed adempimenti vengano rispettati a puntino.

C’è però una scadenza che spesso viene ignorata o della quale non si ha considerazione, in molti casi. È però essenziale che le partite iva la rispettino, se vogliono essere in regola: ecco di che cosa si tratta.

Scadenza vicina per le partite Iva: entro il 31 ottobre

A fine mese, il 31 dicembre 2024, scadrà il termine per presentare la dichiarazione dei redditi 2024 per partite Iva, lavoratori dipendenti e pensionati. Entro questa data, quindi, i liberi professionisti devono inoltrare all’Agenzia delle Entrate la propria dichiarazione, i dipendenti o i pensionati che entro il 30 settembre non hanno inviato il loro modello 730 possono adoperare quello Redditi Persone Fisiche e regolarizzare la propria posizione e, infine, possono anche correggere gli errori nel modello 730 precompilato.

Il modello Redditi Persone Fisiche è quello che devono usare i titolari di Partita Iva, dedicato appositamente a questa fascia di contribuenti. Le società di persone, invece, usano il Modello Redditi Sp, le società di capitali il Modello Redditi Sc e gli enti non commerciali ed equiparati il Modello Redditi Enc.

Possono usarlo anche i dipendenti

Come abbiamo anticipato, il modello Redditi Persone Fisiche può essere usato non solo dai lavoratori autonomi, ma anche dai dipendenti o dai pensionati che hanno mancato la scadenza del 30 settembre per la presentazione del loro modello 730.

Inoltre, il modello redditi PF può essere usato anche dai soggetti che, nel corso del 2023, hanno conseguito plusvalenze derivanti da investimenti all’estero, redditi soggetti a tassazione separata o soggetti a imposta sostitutiva. In ogni caso, per qualsiasi dubbio, è meglio chiedere al proprio commercialista o, se non se ne ha uno, a un professionista di fiducia.