Sostituzione di persona: fino a che punto è possibile spingersi?
Si presenta su Instagram come “Crystal AMORE” di 20 anni, utilizzando quale immagine la foto del figlio adolescente, al fine di indurre in errore una giovane affetta da disabilità intellettiva di media gravità per ottenere foto e compiere atti sessuali.”La sostituzione della propria all’altrui persona si verifica qualora il soggetto assuma un atteggiamento atto a far apparire se stesso come un’altra persona. La giurisprudenza ha recentemente ammesso che il reato possa pacificamente commettersi a mezzo internet, attribuendosi falsamente le generalità di un altro soggetto, inducendo in errore gli altri fruitori della rete.
Parimenti, è considerata punibile ance la condotta di chi, utilizzando i dati ed il nome altrui, crei un falso profilo sui social network, usufruendo dei servizi offerti, procurandosi i vantaggi derivanti dall’attribuzione di una diversa identità, anche semplicemente l’intrattenimento di rapporti con altre persone ed il soddisfacimento della propria vanità, e ledendo l’immagine della persona offesa (Cass. pen. n. 25774/2014).
Nel caso di specie pacifico è che la persona offesa sia stata tratta in errore dall’odierno prevenuto sulla sua identità, avendo quest’ultimo postato sul suo profilo social le fotografie del figlio adolescente al fine di adescare la giovane ed intrattenere con la stessa una relazione a distanza”.Per il delitto di cui all’articolo 494 del Codice Penale è necessario il “dolo specifico”, ossia “la volontà dell’agente di indurre in errore la persona offesa sulla sua identità per ottenere dalla stessa dei benefici di tipo sessuale. Parimenti pacifica è la sussistenza del danno in capo alla parte lesa, segnatamente costituito dalla esasperazione dovuta al raggiro subito con conseguente minaccia di suicidio” (Tribunale di Trieste, sentenza n. 681 del 24.5.2021).