SOS Ballarò, venerdì 28 corteo per chiedere cura e ripetto per l’Albergheria
In occasione del decimo anniversario dell’assemblea pubblica SOS Ballarò, è giunto il momento di rimettere al centro del dibattito cittadino i temi che riguardano il quartiere Albergheria: riqualificazioni di spazi pubblici, progetti di rilancio del Mercato Storico di Ballarò, formalizzazione del mercato dell’usato dell’Albergheria, festival ed eventi di comunità, cortei popolari contro la violenza e per la cura dalle dipendenze, scrittura di ddl, co-progettazione educativa e tanto altro è stato possibile solo grazie all’ascolto della comunità e alle conseguenti azioni concrete portate avanti in continuo dialogo con le istituzioni locali e regionali.
Gli STATI GENERALI di SOS Ballarò, altro non vogliono essere che un necessario momento di riflessione profonda sul passato e un nuovo impegno collettivo: venerdì 28 marzo 2025 alle ore 16, invitiamo tutte le realtà del quartiere e della città a partecipare a un momento di mobilitazione, che ci vedrà attraversare le vie e le piazze del quartiere in un corteo che rivendichi la CURA il RISPETTO per la nostra comunità.
– Difesa delle Attività storiche del quartiere dal processo di gentrificazione commerciale in atto: con il coinvolgimento iniziale delle istituzioni, che poi hanno cessato di supportare il processo, il progetto del Capannone di piazza Carmine, nato con l’intento di rilanciare il mercato storico di Ballarò è pronto da quasi 3 anni ma ancora oggi rimane chiuso. Inspiegabilmente è stato annullato il processo di sanatoria commerciale delle botteghe e dei banchi dell’antico Mercato.
Attiviamo il capannone di piazza Carmine! Regolarizziamo i Mercati Storici! Lo sviluppo turistico va regolato e non può essere solo l’occasione per gli affari di pochi e lo sfruttamento di molti! basta annunci servono regole contro le dinamiche speculative in atto!
– Sostegno e attenzione ai processi di regolarizzazione, come quello che portato il mercato dell’usato, nato dal basso più di 30 anni fà nel cuore dell’Albergheria, ad essere un ammortizzatore sociale per tante persone in difficoltà economica ma che ha creato molte tensioni con chi vi abita.
Il quartiere ha bisogno di piani condivisi che rispondano alle esigenze di chi lo vive ogni giorno, e di un supporto concreto per garantire il lavoro e la serenità di chi contribuisce alla sua vitalità.
Nessuna delle misure di intervento sociale e di miglioramento urbano promesse nel contesto di San Saverio è stata davvero proposta, mentre si procede con l’esclusiva ottica dell’ordine pubblico che altro non fa che alimentare sfiducia e conflitto sociale contro la parte più discriminata del nostro quartiere.
– Gestione sostenibile dei rifiuti e degli spazi pubblici, con un’attenzione particolare alla sensibilizzazione e all’informazione per tutti i residenti e le attività che vivono il quartiere. Un sistema di raccolta differenziata efficace non può prescindere da un coinvolgimento diretto delle persone. Purtroppo in questi giorni si assiste quasi inermi al dilagarsi di discariche abusive dovute allo scarso coinvolgimento degli abitanti di buona parte del quartiere.
La differenziata è una cosa seria: basta sensazionalismo e incuria, pretendiamo attenzione e rispetto. L’azienda RAP prova a fare sensazionalismo e rumore, ma ha dimostrato di non avere il minimo rispetto per gli abitanti del quartiere, prima accusandoli di non voler ritirare i kit, per poi verificare che non ce n’erano in numero sufficiente, poi non rispettando quasi mai gli orari di ritiro e alimentando una intollarabile retorica contro gli stessi abitanti del centro storico.
– Garantire la dignità e il benessere delle persone, attraverso servizi adeguati, scuole funzionanti, spazi verdi e una sicurezza economica, sociale e strutturale: a 5 mesi dall’approvazione della “L.R. 26/24 – Sistema integrato e diffuso di prevenzione, cura, riduzione del danno e inclusione sociale in materia di dipendenze” siamo ancora in attesa dei Decreti Attuativi che la rendano operativa. Continuiamo a vedere per le strade e i vicoli del nostro quartiere decine di persone sdraiate per terra in evidente stato di alterazione psicofisica.
Dove sono i centri a bassa soglia promessi tre anni fa? A giugno verranno interrotti i pochi servizi di quartiere sulle dipendenze: cosa vuol fare la giunta Lagalla? Non tollereremo altre proroghe straordinarie. La legge regionale è stata approvata ma la realtà dell’intervento sulle dipendenze non è cambiata. Vogliamo servizi pubblici efficienti! Basta propaganda e strumentalizzazione sulla pelle delle persone dipendenti e delle loro famiglie!
– Per questo e per molto altro , il 28 marzo alle 16, ci ritroveremo a Casa Professa per dar vita a una manifestazione che attraverserà le strade del nostro quartiere. Questo sarà solo l’inizio di un anno di riflessione e dialogo sul futuro dell’Albergheria, affrontando temi cruciali come lavoro e sviluppo economico, comunità educante, spazi pubblici, overtourism e diritto all’abitare.
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