Trapani – “Le notizie di questi giorni, che mettono a rischio la sopravvivenza del Consorzio Universitario della provincia di Trapani, del Luglio Musicale e della Biblioteca Fardelliana, a causa della decisione della Provincia di recedere dalla partecipazione a questi enti, non fa che confermare le perplessità che ho espresso in aula, quando l’Assemblea Regionale Siciliana è stata chiamata a votare la soppressione delle Province voluta dal Governo Crocetta”. Lo afferma il deputato regionale Girolamo Fazio dopo che la Provincia Regionale di Trapani ha annunciato di voler recedere, con effetto immediato, dalle proprie partecipazioni a diversi Enti, tra cui il Luglio Musicale Trapanese, la Biblioteca Fardelliana ed il Consorzio Universitario.
“Avevo detto in quella sede, ed a maggior ragione lo ribadisco oggi – ha aggiunto Fazio – che non si poteva pensare a sopprimere le Province con un provvedimento che non tenesse conto delle conseguenze che avrebbe comportato sulle società e sugli enti di cui le stesse erano socie e senza un programma organico che si occupasse di ridistribuire le competenze finora affidate alle Province.
Non si può pensare a soluzioni che certamente vanno incontro alla richiesta di tagli dei cosiddetti costi della politica e che, per questo aspetto, sono condivisibili, ma non guardano ai risultati complessivi.
Ne’ si può pensare di emettere provvedimenti per fare propaganda, rinviando la soluzione dei problemi e l’individuazione dei nuovi assetti.
E’ assurdo che della riforma delle Province, sbandierata ai quattro venti, non vi sia ad oggi alcuna traccia e che finora non è stato presentato alcun disegno di legge.
Oggi ci ritroviamo con una Provincia che ha deciso di uscire da tutti gli enti di cui era socia, che non è stata nelle condizioni di adeguare lo stadio provinciale, i cui lavori sono possibili solo grazie alla disponibilità della società Trapani Calcio, che mette in discussione il futuro dell’aeroporto di Birgi, essendo socio di maggioranza dell’Airgest.
Regna l’incertezza e le ripercussioni sul territorio saranno gravissime.
Non si può navigare a vista e lasciare tutto all’assoluta improvvisazione.
Il mio impegno da parlamentare regionale è quello di spingere al massimo affinché si approvi in tempi strettissimi la riforma delle Province, perché possa esservi chiarezza sul futuro degli Enti e sulla ripartizione di competenze”.
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