Soppressa norma che obbliga i portavoce all’iscrizione all’Ordine dei giornalisti
“L’Associazione Siciliana della Stampa resta esterrefatta di come una parte della politica faccia un uso privatistico della cosa pubblica, utilizzando il Parlamento siciliano come fosse una riunione carbonara, e approfittando della legge in discussione all’Ars per il rinvio delle elezioni amministrative in Sicilia a causa dell’emergenza Covid, abbia soppresso la norma, in vigore fin dal 2004, che obbliga l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti per i portavoce nei comuni siciliani.
Ma non lo fa alla luce del sole, legittimamente, convocando prima, come d’uopo, l’Ordine e l’Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti, in commissione per il parere, ma lo fa con un emendamento, scritto in politichese, in cui si prevede che ‘il terzo periodo del comma 1 dell’articolo 127 delle legge regionale 26 marzo 2002 n.2 e successive modificazioni, è soppresso’. Questo lo consideriamo come un attacco diretto alla categoria dei giornalisti siciliani, in un momento di grave crisi occupazionale e dell’editoria che l’emergenza Covid ha acuito ancor di più”.
Lo dice in una nota il segretario regionale dell’Assostampa Roberto Ginex.
“Dal giornalista si passa al politico-giornalista, per arrivare ora direttamente al politico – aggiunge Ginex – Così il portavoce diventa soltanto un incarico di sottogoverno, non ci sarà più bisogno di professionalità. E oggi abbiamo già il primo nominato, un portavoce non iscritto all’Ordine da parte del sindaco di Marsala. Chiediamo allora che questo argomento – sottolinea il segretario del sindacato dei giornalisti – venga affrontato alla luce del sole dalle forze politiche presenti all’Ars e che ciascuno chiarisca e assuma le proprie posizioni in merito in un contesto pubblico e trasparente. E che sia anche l’occasione – conclude Ginex – per affrontare seriamente a Sala d’Ercole l’istituzione degli uffici stampa e degli addetti stampa negli enti locali, perché troppi comuni siciliani ancora oggi sono sprovvisti di questa figura, magari prevedendo la nomina del portavoce solo se è già presente nell’ente l’ufficio stampa”.