Prosegue, nel complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo a Palermo, il ricco cartellone del “Sole Luna Doc Film Festival”, il festival internazionale di documentari. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.
Alle 16, il festival si sposterà eccezionalmente nel Centro Sperimentale di Cinematografia, ai Cantieri culturali alla Zisa, dove è in programma una masterclass con i registi Mark Peploe e Gianni Massironi rivolta agli studenti del Csc di Palermo e aperta al pubblico. I due celebri ospiti, amici e collaboratori di Michelangelo Antonioni, parleranno di come il cinema, a fasi alterne nel corso della sua storia, si sia trovato ad attraversare e affrontare dei bivi importanti per la sua stessa sopravvivenza.
Alle 18 si torna allo Spasimo, dove è in programma “Dopo lo sbarco”: si tratta di un incontro diverse realtà impegnate nell’integrazione dei migranti.Ogni anno migliaia di giovani, adulti, bambini sbarcano al porto di Palermo. Parte di questi nuovi europei rimane in città per mesi, per anni, forse per sempre. Quali percorsi di inclusione la città è in grado di offrire? Quali sono le reti di sostegno attive nel territorio che affiancano i nuovi venuti? Quali esperienze si sono consolidate negli anni e quali pratiche innovative stanno invece emergendo in questi ultimi mesi? Queste le domande cui cercherà di dare alcune risposte l’incontro con rappresentanti istituzionali, della società civile e dell’associazionismo da anni impegnati in percorsi di inclusione e per il rispetto dei diritti. Saranno presenti rappresentanti di Itastra, il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, CIPIA Palermo 1, Centro Astalli, Coop. Libera…mente, Mediterraneo Antirazzista, con un intervento dei rappresentanti del network Welcome Refugees Italia e di testimoni dell’esperienza in famiglia. A conclusione, una performance a cura di Arte Migrante.
Per i film in concorso, si comincia alle 21 nella navata centrale, con il norvegese 69 minutes of 86 days, di Egil Haskjold Larsen (v.o. sott. in inglese e italiano). In fuga da un paese in guerra per sopravvivere, una bambina di 3 anni, Lean, cerca di farsi stradaattraversando un’Europa nel caos. La bambina rappresenta, da sola, qualcosa di puro e la custode della nostra fede nell’umanità enell’empatia.
Trailer. https://vimeo.com/203807383. Regista presente in sala.
A seguire, il corto curdo Alan, di Mohammad Jouri (v.o. sott. in italiano e inglese). Dopo lo scoppio della guerra in Siria, molti curdi lìresidenti sono emigrati nel Kurdistan iracheno. Questa situazione ha influenzato le vite di molti bambini che hanno dovuto lasciare lascuola e iniziare a lavorare, nonostante la loro giovane età. Alan è uno di quei ragazzi. Ha una difficile situazione economica, il padre elui stesso sono malati e hanno bisogno di cure mediche. Dal momento che il padre non può lavorare ed è Alan a doverlo fare.
Le proiezioni della navata central si concludono con il belga Une vie contre l’oublie, di Kita Bauchet (v.o.sott. in italiano e inglese). Per40 anni, senza sosta, André Dartevelle, giornalista e regista belga, ha raccolto un corpus informativo “di opposizione” per dare voce aglioppressi. Un lavoro di testimonianza dei conflitti mondiali e dei problemi sociali del Belgio, e più in generale di recupero dei ricordi che glistanno a cuore che lo porterà a mettere in luce le principali battaglie politiche e sociali del suo tempo. Con i suoi racconti e quelli dei suoicollaboratori, egli ripercorre con insistenza. I momenti chiave della nostra storia contemporanea. Con André Dartevelle, Luc Dardenne, Michel Khleifi, Hugues Le Paige, Josy Dubié, Wilbur Leguebe, Emmanuelle Dupuis e Alain Lapiower. Trailerhttps://vimeo.com/201655015
Dalle 21,15 nel giardino, spazio ai film in concorso, con lo statunitense “Dove vanno le nuvole”, di Massimo Ferrari (versione originale con sottotitoli in inglese e italiano). Da Treviso a Riace, passando attraverso Bologna e Padova, il documentario racconta le storie e leesperienze di chi ha avuto il coraggio di provare a trasformare la paura in opportunità e l’utopia in realtà. Un docufilm che è un viaggio attraverso l’Italia e l’Emergenza Migranti: modelli di convivenza sorprendenti, umanità in movimento.
Trailerhttps://www.youtube.com/watch? v=f0Y6tpioxgQ. Sarà presente il regista.
Si prosegue con il film italo-francese Il naufrago, di Georgia Panagou. 2015, Sicilia. Un cortometraggio parzialmente realizzato con fotografie. Un marinaio, costretto ad abbandonare la sua barca, vaga su un’isola. Ricordi e realtà si mescolano. Una donna è onnipresente. Una donna riceve alcune foto del viaggio di un uomo in cui vi sono scritte solo delle coordinate. L’unica cosa che può fare è immaginare dove lui avrebbe potuto essere e dove lei avrebbe proseguito il suo viaggio.
Le proiezioni termineranno con il film belga Les deux visage d’une femme bamiléké, di Rosine Mbakam. Il film mette a confronto lascelta di due donne, madre e figlia, camerunensi. La prima ha sempre vissuto in Camerun, ha 68 anni ed è cresciuta nella campagna dove la sua famiglia, come molte altre, si è rifugiata per fuggire dalla repressione dei coloni francesi. Ha sposato all’età di 18 anni un uomo che è stato scelto dai suoi genitori. La seconda, la regista del film, lascia il proprio paese per la prima volta a 27 anni per andare a viverein Belgio. Il parallelo tra due generazioni, ma soprattutto due donne che si confrontano nella loro privacy, la loro sofferenza e il loro desiderio in quanto donne.
Trailer https://vimeo.com/191944046
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