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Sognare non costa nulla

di redazione

Il Calcio Catania fa sapere che: Torna Almiron Montella ha voglia di continuare a vincere, non c’è spazio per nessun dubbio in merito alla formazione da mandare in campo, Carrizo è inamovibile tra i pali, Spolli e Legrottaglie sono i centrali, Bellusci si sposta a destra mentre Marchese ha preso residenza sulla fascia sinistra, a centrocampo Lodi Almiron e Izco non lasciano spazio a ripensamenti, in avanti nessuno si sogna di toccare il tridente Bergessio Gomez e Barrientos, ovviamente è un 4-4-3 per i rossazzurri. L’ex tecnico etneo Reja schiera invece i suoi con un 4-2-3-1, in porta Marchetti, in difesa Scaloni Biava Dias e Radu, Brocchi e Ledesma a centrocampo, in avanti Hernanes Candreva e Mauri a supporto di Klose.Fiammate rossazzurre Pomeriggio più che primaverile quello che scalda il Massimino durante la sfida con i biancocelesti, sia il Catania che la Lazio cominciano però la gara con buona corsa e voglia. I rossazzurri si rendono pericolosi subito al 2° con Barrientos che serve in verticale Gomez, palla in rete ma a vanificare tutto ci pensa il guardalinee che sbandiera il fuorigioco del Papu; due minuti dopo prova la conclusione di sinistro Marchese che sfiora il palo alla sinistra di Marchetti. All’11° Lodi pennella di sinistro per Gomez che sbuca all’altezza del secondo palo e clamorosamente di testa spedisce sul fondo. Della Lazio non c’è traccia fino al 22° quando Hernanes raccoglie una corta respinta della difesa rossazzurra e colpisce al volo di sinistro spedendo la sfera abbondantemente alta. Col passare dei minuti la foga del Catania cala e viene fuori il fraseggio biancoceleste, al 26° Mauri viene lanciato nello spazio e dal limite chiude con un bel diagonale di sinistro ad incrociare sul secondo palo, la sfera sfiora il palo alla sinistra di Carrizo. La partita procede a fiammate, il caldo si fa sentire e i ragazzi di Montella rifiatano di tanto in tanto, al 30° Izco da destra crossa per la testa di Bergessio, la conclusione sfiora l’incrocio dei pali, al 34° l’occasione più clamorosa per il Catania è per Almiron: l’argentino servito da Barrientos in verticale salta anche Marchetti ma poi sbaglia l’ultimo controllo e si lascia sfuggire il pallone sul fondo. Prima di andare negli spogliatoi brividi per i tifosi sugli spalti quando Dias colpisce di testa da pochi passi, Carrizo si salva con un mezzo miracolo in due tempi ma anche questa volta il guardalinee segnala il fuorigioco. Classifica da capogiro La ripresa si apre con gli stessi 22 della prima frazione e anche la partita non cambia di molto, il Catania mantiene un leggero predominio a centrocampo ma anche la Lazio riesce a rendersi pericolosa. Al 53° un destro velenoso di Hernanes viene bloccato bene a terra da Carrizo, dall’altro lato un destro simile di Almiron fa la stessa fine tra i guantoni di Marchetti; i rossazzurri appaiono un pò stanchi e fanno fatica a ribaltare il gioco, la Lazio preme sulla trequarti e al 57° Legrottaglie deve compiere un salvataggio miracoloso su Klose tutto solo all’interno dell’area piccola. Montella capisce che occorrono dei correttivi per ridare brillantezza alla manovra offensiva, va dentro Llama al posto di Barrientos acciaccato e poco dopo Ricchiuti al posto di Almiron. Sfruttando le forze fresche il Catania si ributta a capofitto nella metà campo biancoceleste, una serie di angoli e punizioni scodellate in mezzo fanno da preludio al gol che arriva puntuale al 79°: angolo di Lodi da sinistra e dalla mischia esce fuori il tap in vincente di Legrottaglie che fulmina Marchetti, 1-0! Reja non perde tempo e opera subito due cambi nel tentativo di recuperare la partita, dentro Rocchi e Kozak per Hernanes e Candreva. Alla fine dell’incontro mancano pochi minuti e al Catania non occorre altro che aspettare la Lazio e ripartire; i biancocelesti provano con un forcing finale ma l’unico brivido per i rossazzurri arriva al 89° quando su un cross da sinistra Lodi nel tentativo di liberare l’area colpisce male e il pallone si stampa sul palo alla destra di Carrizo. Nei 5 minuti di recupero i rossazzurri tengono lontano il pallone dalla propria area e al triplice fischio cominciano ad avvertire capogiri dovuti all’alta ‘quota’. Inutile negarlo ormai, il Catania con la vittoria conquistata oggi, non solo archivia la pratica salvezza passando di slancio la fatidica soglia dei 40, ma con ben 41 punti all’attivo e un momentaneo sesto posto in classifica alla pari con Inter e Roma, che ancora deve giocare la sua partita in posticipo, comincia davvero a sentire profumo d’Europa. E’ giusto esaltarsi con una squadra così, è giusto crederci pur sapendo che considerando la forza delle altre pretendenti sarà sicuramente un obbiettivo difficilmente raggiungibile, ma non deve farci demordere. Adesso i ragazzi di Montella hanno solo voglia di continuare a giocare e di continuare a vincere, da sempre sognare non costa nulla e per i tifosi rossazzurri questi sogni cominciano a prendere sempre più consistenza.di Orazio Cutrona

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