Soggetti fragilissimi, PD Catania: “Attivare servizi ad hoc”

“In un momento drammatico come quello che viviamo e che si protrae ormai da un anno, il Partito Democratico etneo rivolge un pensiero particolare alle persone fragilissime della nostra società, per le quali la pandemia aumenta quella vulnerabilità che rende già difficoltosa la vita quotidiana: le persone sole, gli anziani, gli invalidi, i fragili mentali. È opportuno che la Regione Siciliana e i comuni siciliani, facciano sentire loro tutta la vicinanza delle istituzioni attivando servizi ad hoc”. È quanto afferma, a nome dell’Unione Provinciale Catania del Partito Democratico, il vicesegretario con delega agli Enti Locali, Angelo Petralia, che lancia un appello alla Regione Siciliana e ai comuni affinché si attivi un servizio di sostegno psicologico, anche telefonico, rivolto ai soggetti più deboli della società.

“Il sostegno agli anziani e alle persone sole è già attivo ed è svolto egregiamente dal mondo dell’associazionismo e dalla Protezione Civile che, insieme al personale sanitario nel suo complesso, svolgono un lavoro enorme e impagabile. Purtroppo – prosegue Petralia – i tempi della vaccinazione si allungano e il cronoprogramma verso l’uscita dall’emergenza potrebbe subire slittamenti in quanto le variabili sono tante e inattese. L’emergenza Covid ha provocato una prolungata sospensione dei servizi educativi e ricreativi e, in questa situazione, per le persone vulnerabili anche pochi giorni rappresentano un tempo immenso.

È per questo che lancio un appello principalmente alla Regione Siciliana e, poi, ai comuni siciliani in generale, e della provincia di Catania in particolare, affinché non trascurino le persone che soffrono oltremodo l’attuale situazione. La Regione può intervenire istituendo un piccolo fondo da destinare agli enti locali per consentire l’attivazione di un sostegno morale e psicologico alle persone sole, mediante cui dare una parola di conforto di presenza o anche tramite un servizio telefonico.

Appare altresì necessario che i comuni tramite il proprio personale, o tramite l’associazionismo attivo o altri canali, verifichino che tutti gli anziani, le persone sole, i deboli, i soggetti con scarsa dimestichezza tecnologica, siano informati della campagna di vaccinazione in atto e siano in grado di prenotare la vaccinazione stessa. In caso contrario – chiude Angelo Petralia – che si  attuino le misure idonee a rendere la vaccinazione un diritto accessibile a tutti”.

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