SOCIETA’ PARTECIPATE: ARMAO, RIORDINO SCELTA DI RISANAMENTO

Regione Sicilia

Ridotte da 34 a 14 le societa’ partecipate regionali, dimezzati i posti negli organi statutari

Regione SiciliaRidotte da 34 a 14 le societa’ partecipate regionali, dimezzati i posti negli organi statutari, ridotti i compensi ad amministratori e dirigenti, applicazione di regole pubbliche trasparenti per l’acquisizione di beni e servizi e per il reclutamento del personale. Una trasformazione radicale dell’amministrazione regionale che porta a contenere costi e incentivare efficienza. La Sicilia e’ l’unica regione d’Italia ad aver completato i complessi percorsi procedurali per riorganizzare le partecipazioni regionali. Questo e’ un concreto esempio di carte e conti in regola con il quale ci presentiamo anche al nuovo Governo nazionale per ricevere la giusta attenzione alle richieste di piena attuazione dell’autonomia finanziaria attribuita dallo Statuto avanzate ieri al presidente del Consiglio, Mario Monti”. Cosi’ l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, nel corso del suo intervento al convegno “Le imprese pubbliche siciliane tra legalita’ e politiche di sviluppo”. L’assessore ha illustrato le tappe piu’ significative che hanno contrapposto il sistema di partecipazione pubblica regionale, figlio delle politiche nazionali di incentivazione all’economia, all’odierna situazione che non consente alla regione di partecipare a societa’ che non producono servizi efficienti nelle attuali condizioni di crisi. “Sara’ garantito – ha aggiunto Armao – la salvaguardia dei livelli occupazionali ai dipendenti, e la costituzione del bacino unico del personale consentira’ la necessaria flessibilita’ per dare ad ogni societa’ le risorse umane e finanziare per portare a compimento la propria missione”. “L’occasione del riordino ha consentito anche – ha aggiunto l’assessore – di omogeneizzare adempimenti organizzativi e funzionali di ogni societa’. Tra questi meritano attenzione le clausole che prevedono l’adozione dei principi del ‘Codice antimafia e anticorruzione della pubblica amministrazione’, e le clausole contro il racket, la parita’ di genere, il divieto di corrispondere gettoni di presenza ai componenti degli organi sociali, l’applicazione del principio delle pari opportunita’ tra donne e uomini, nella composizione degli organismi collegiali, l’applicazione anche per queste societa’ della legge regionale sulla trasparenza”. “Contiamo entro un anno – ha concluso Armao – di poter vedere i primi e piu’ duraturi risultati di questa complessa opera di riordino, che e’ anche di moralizzazione e trasparenza. Avremo alla fine certamente societa’ piu’ snelle e quindi anche piu’ in grado di conseguire il compito loro affidato. (Regione Sicilia)