Social Media, Cosmano Lombardo: “Si va affermando un uso sempre più responsabile”
Manca davvero pochissimo all’inizio della sesta edizione di “Social Media Strategies“, l’evento formativo firmato Search On Media Group e dedicato ai professionisti del social media marketing, che si terrà al Palacongressi di Rimini il 6 e il 7 novembre. Ne abbiamo parlato con Cosmano Lombardo, founder e CEO di Search On Media Group, azienda organizzatrice di numerosi appuntamenti rilevanti in campo digitale e che dal 2007 ad oggi ha contribuito alla formazione di oltre 200.000 persone in Italia.
Cosmano, quali sono le novità più rilevanti di questa edizione?
“La novità più importante è sicuramente l’iniziativa di job placement per social media manager, realizzata in collaborazione con il Web Marketing Festival. Un modo per mettere in contatto i social media manager alla ricerca di un’occupazione e le aziende che sono intenzionate ad assumere. Per cui nelle due giornate dell’evento ci sarà la possibilità di fare dei colloqui di lavoro.
Un’altra novità è il cambiamento, rispetto allo scorso anno, delle sale tematiche. Abbiamo inserito una sala Video e Visual e una sala dedicata ai Tool e all’Analitica, per dare maggiore attenzione alla web analisi, che sui social network e sulle strategie di social media management, stanno acquisendo sempre più importanza.
Quest’anno avremo anche un dibattito, in sala plenaria, sullo stato attuale della professione del social media manager, oltre alla presenza della giornalista Federica Angeli, che ci mostrerà come sta portando avanti, sui social network, la sua battaglia contro la criminalità. Altra importante novità sarà la sala dedicata ai giornalisti, che potranno acquisire crediti formativi per la loro professione”.
Come giudica il rapporto dei giornalisti italiani con i social media?
“E’ un argomento complesso. Molti giornalisti all’inizio hanno visto i social network quasi come un avversario, quando invece avrebbero dovuto vederlo come un alleato per comunicare, uno strumento al loro servizio per fare informazione. Per fortuna c’è stata un’inversione di tendenza e adesso i giornalisti si stanno avvicinando ai social network e li stanno utilizzando in modo sempre più appassionato. E quello che ne viene fuori è un messaggio positivo, perché attraverso i social network si ha la possibilità di mettere in contatto la notizia con i giovani, che spesso sono lontano dal mondo dei giornali”.
Search on Media Group lavora a stretto contatto con medie e grandi aziende. Qual è l’errore che vedete fare più spesso nella gestione dei social network?
“In Italia, se da un lato molte grandi aziende hanno usato i social network fin da subito in maniera strategica, di contro ci sono tante piccole aziende che hanno fatto l’errore di vedere i social media come uno strumento per aumentare il fatturato e non per creare un contatto diretto con i possibili clienti”.
Lavorate sia con aziende private, ma anche con Enti pubblici. Quali sono le principali differenze di approccio rispetto ai social?
“C’è un approccio completamente diverso, sia dal punto di vista formativo che consulenziale. Gli Enti pubblici, dal mio punto di vista stanno sbagliando l’approccio rispetto alla formazione del personale interno. Le aziende che si sono occupate della formazione in modo professionale o ha organizzato corsi interni, andando a formare risorse già predisposte o sono andate alla ricerca di risorse esterne da internalizzare.
Il mondo della pubblica amministrazione, invece, ha avviato percorsi di formazione senza andare a fare questa preselezione, il che poi comporta una gestione non professionale dei social network. Questo è un peccato, perché soprattutto nel settore del turismo avremmo bisogno di comunicare in maniera adeguata”.
Come ha visto cambiare il mondo dei social media nell’ultimo anno?
“Al netto degli aspetti tecnici e delle novità introdotte, credo che la novità di quest’ultimo anno sia stato l’utilizzo dei social network in maniera più consapevole e responsabile.