Sin dalle prime ore di stamattina, gli agenti del Commissariato di P.S. di Bagheria ed i Carabinieri della Compagnia del medesimo centro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare con cui si stanno effettuando arresti e perquisizioni.
Nei confronti di quattro persone è stata applicata la custodia cautelare in carcere, altre 25 risultano indagate e nei confronti di tutti si stanno eseguendo decreti di perquisizione. Gli indagati, orbitanti nella zona del bagherese, dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, trasporto, cessione, commercio e vendita di stupefacenti.
Il provvedimento, emesso dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo nel corso dell’indagine preliminare diretta dalla Sezione ‘Palermo’, coordinata dal Procuratore Aggiunto Salvatore DE LUCA, della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura, è frutto di un’articolata attività investigativa, condotta congiuntamente da dicembre 2016 a novembre 2018, che ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario che è stato sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, in cui si contestano agli indagati le presunte condotte di traffico e vendita di sostanze stupefacenti di cocaina, eroina ed hashish nelle province di Palermo e Trapani.
Con l’odierna operazione, le Forze dell’Ordine hanno smantellato una delle principali presunte piazze di spaccio del grosso centro alle porte di Palermo, i cui traffici sarebbero stati egemonizzati, secondo i gravi indizi ritenuti dal GIP, da due diverse associazioni a delinquere finalizzate al traffico di stupefacenti. Gli odierni arrestati, nel settembre 2021, erano già stati fatti destinatari di altra misura cautelare emersa nell’ambito di un’attività d’indagine, sempre coordinata dalla predetta D.D.A..
I gravi indizi scaturiti dall’odierna attività investigativa, partita dallo sviluppo di un filone a sé stante e riguardante una violenta rapina ad un anziano, compiuta a Bagheria, chiarirebbero la rilevante portata dell’attività di spaccio e confermerebbero che l’antica rotta della droga tra le province palermitane e trapanesi sarebbe sempre particolarmente attiva: attraverso costanti approvvigionamenti dalla vicina piazza palermitana, il sodalizio bagherese riuscirebbe non soltanto a rifornire al dettaglio pusher locali ma anche marsalesi e quindi a far giungere lo stupefacente anche in quella provincia, con consegne anche ”a domicilio”.
Il gruppo degli associati, secondo l’ipotesi dell’accusa, avrebbe raggiunto un tale grado di coesione criminale da non ammettere “dissensi interni”, che sarebbero stati soffocati sul nascere anche quando essi avrebbero espresso critiche nei confronti della presunta scelta di coinvolgere anche minori nell’attività di spaccio.
Nel corso dell’attività erano già state arrestate in flagranza di reato 4 persone e sequestrati circa 110 grammi dicocainae 170 grammi di eroina.
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