Categories: Editoriale

Siria, facciamo il punto della situazione. Hollande pronto a bombardare mercoledì

Capitale: Damasco
Ubicazione: Confina a nord con la Turchia, a est con l’Iraq, a sud con la Giordania, a ovest con Israele e Libano. Sempre a ovest si affaccia sul Mar Mediterraneo.
Situazione: guerra civile dal 15 marzo 2011
Coinvolti: Bashar Hafiz al-Asad (dittatore-presidente) appoggiato dai Fratelli Mussulmani (decerebrati affiliati di Al- Quaida che mangiano pane e Corano) e popolo Siriano aderente alla Primavera Araba (termine che indica tutta una serie di proteste ed agitazioni volte a comunicare e divulgare gli eventi a dispetto dei tentativi di repressione statale, nella fattispecie di stampo integralista islamico)

Una legge del 1963 impedisce al popolo siriano di manifestare liberamente nelle piazze, così nel Marzo del 2011 il governo decide di impiegare l’esercito per soffocare le rivolte. Una parte dell’esercito diserta e si unisce al popolo manifestante che viene definito da Assad “Gruppo terroristico armato”. Da quale pulpito.

Secondo le Nazioni Unite il bilancio delle vittime è superiore a 100 000, la maggior parte civili tra cui donne e bambini, molti sono scappati nei paesi vicini. I catturati vengono giornalmente torturati nelle carceri.

Il popolo chiede l’abc dei diritti umani e democratici, il governo risponde con cannoneggiamenti e missili sulle periferie della città di Damasco.
A nulla valgono gli inviti della Lega Araba, del segretario generale dell’ ONU e delle forze internazionali a risolvere il conflitto in via pacifica. La questione pare non debba coinvolgere direttamente le forze internazionali, fin quando ,secondo una parte della comunità mondiale , si sospetta l’utilizzo di armi chimiche contro gli insorti in data 21 Agosto 2013. Per verificare quindi la violazione degli accordi internazionali sui diritti umani, una commissione dell’Onu ,spedita nei territori, accerta lo stato dei superstiti e dei ricoverati negli ospedali. Non c’è dubbio, è stato usato del gas.
Cameron, non ha l’appoggio del parlamento, l’Inghilterra non interverrà con le proprie forze in Siria.
Hollande annuncia un possibile attacco mercoledì prossimo.
Emma Bonino, ministro degli esteri, tergiversa in tutto lo stile Italiano. Ha chiaramente dichiarato che la risoluzione che a breve verrà conclusa dalle Nazioni Unite, non sarà vincolante per l’Italia.
Obama, non vede l’ora di giocare a Risiko.
Assad, fa spallucce e minaccia il pianeta imbracciando il suo super-liquidator a gas.

Questo fin ora è più o meno tutto il disastro, tuttavia c’è un lato positivo: che si chiamano “Fratelli”mussulmani , perché se fossero stati “suocere e generi” finiva come a Hiroshima.

Arianna Quartararo

Maestra nell'altissima arte del brontolio, regina dei rimuginamenti, paladina del nichilismo da retrobottega,mia madre voleva darmi in affidamento a Satana. Avvocato mancato. Il mio secondo lavoro di casa preferito è cucinare. Il primo è sbattere la testa sulla sponda del letto fino a svenire. Per contattarmi arianna@sicilianews24.it

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