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di redazione
Riceviamo e pubblichiamo due dichiarazioni dell’ On. Fabio Granata, in merito alla sua rinuncia alla candidatura per le prossime elezioni regionali e alla costituzione di un tavolo tecnico per creare un progetto competitivo di valorizzazione nei territori del Siracusano e del Ragusano:
"Ora si tratta sopratutto di avere la capacita’politica di impedire la restaurazione del vecchio centro destra illegalitario e retrivo incarnato dall’alleanza che sostiene Musumeci. Faro’una battaglia convinta sui candidati di Futuro e Liberta e pretenderemo parole e atti chiari sui temi della legalità e della sostenibilità dello sviluppo a iniziare dalla rigida applicazione del codice etico e dalla costituzione di parte civile dell Governo della Regione nella trattativa Stato Mafia"con queste parole Fabio Granata e’intervenuto al coordinamento regionale di Futuro e Liberta’a Palermo.Se nella costruzione in Sicilia di una area politica importante e a cui lavora Gianfranco Fini il prezzo da pagare e’la rinuncia alla mia candidatura,confermo il mio passo indietro,ma resto, insieme a tanti, convinto che si doveva avere Piu’ coraggio", ha concluso Granata.
"Occorre lavorare a un progetto piu’ ampio e competitivo che comprenda i "territori del Sudest",quantomeno quelli delle province di Siracusa e Ragusa a iniziare da Noto,Palazzolo,Scicli,Modica, Ibla. Un paesaggio culturale unico,che comprende una concentrazione di Patrimonio straordinaria :Vendicari,Ortigia,CavagrandeIl Plemmirio,Pantalica e tanti luoghi del cuore da proporre come unico percorso e un unico progetto. Serve immediatamente la costituzione di un tavolo tecnico con i sindaci,gli assessori alla cultura,i due soprintendenti,le associazioni degli industriali e dei commercianti e artigiani,gli operatori turistici e alberghieri,i rappresenanti delle aree marine e delle riserve e alcune personalità illustri come Peppe Voza,Enzo Maiorca,Paolo Giansiracusa e il coninvolginento di Tusa e della Soprintendenza del mare e delle istituzioni culturali a iniziare dall’Inda. Mi attiverò personalmente per un primo incontro con la speranza che ci sia apertura mentale e volontà di fare squadra,oltre piccoli campanilismi e interessi di bottega.Un progetto all’altezza della nostra identità culturale".
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