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di redazione
E’ terminato ieri sera il tentativo di sottrarsi alla cattura di DRAGO Angelo e CASSIA Andrea, due personaggi di spicco dell’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti che ieri è stata decapitata con l’esecuzione di numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Siracusa non hanno mollato la presa sui catturandi e per tutta la giornata di ieri, dopo aver concluso le operazioni di arresto iniziate nella notte, hanno attivato complessi servizi di osservazione su più punti di Siracusa e del comprensorio. Nel corso di uno di questi servizi i militari appostati nelle auto civetta hanno notato strani movimenti di alcuni soggetti ritenuti vicini al clan Bottaro-Attanasio ed, in particolare, al “Gruppo di Via Italia 103”. Infatti, mentre veniva osservato un gruppetto di questi, riuniti proprio su via Italia, un’autovettura è transitata, effettuando un movimento che è apparso sospetto ai militari.
A questo punto è stato deciso di seguire il mezzo e verificare chi fosse a bordo e dove si stesse dirigendo. Ne è seguito un pedinamento protrattosi per oltre un’ora e conclusosi con il conduttore che scaricava pesanti borse di spesa vicino ad una palazzina e poi, inspiegabilmente, parcheggiava molto lontano da essa il mezzo su cui aveva viaggiato.
A questo punto i Carabinieri, portatisi in un punto di visuale che gli ha consentito di osservare, a distanza, l’interno dell’appartamento da una finestra dello stesso, hanno distinto chiaramente le sagome di due soggetti a loro noti: si trattava dei due ricercati CASSIA Andrea, classe 1980, e DRAGO Angelo, classe 1975. Si decide quindi l’irruzione, non prima di aver circondato la zona e comunicato il tutto alle unità della Squadra Mobile di Siracusa che, nel frattempo, stavano monitorando altri obbiettivi sensibili. Al momento dell’ingresso presso l’abitazione Carabinieri e Poliziotti non hanno trovato alcuna resistenza e, ammanettati i due soggetti, hanno così posto termine, alle 22.30 di ieri sera, al loro tentativo di sottrarsi alla Giustizia.
Notificato il provvedimento di arresto emesso nei loro confronti dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta della DDA, i due sono stati poi condotti al carcere di Catania-Bicocca, per seguire il destino degli altri correi arrestati nella mattinata di ieri. Denunciato a piede libero dai Carabinieri, invece, con l’accusa di favoreggiamento reale, l’uomo alla guida dell’auto sospetta, risultato essere anche il proprietario dell’appartamento in cui sono stati trovati i due soggetti.
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