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Siracusa, evasore fiscale per diversi milioni di euro si spacciava per indigente scoperto da Guardia di Finanza

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di redazione

Nel corso di un’attività di verifica fiscale, i finanzieri del Nucleo Pt alla sede hanno individuato un imprenditore edile siracusano che, pur operando regolarmente con partita IVA, ha omesso di dichiarare i propri ricavi negli anni dal 2006 al 2011 per oltre 2,5 milioni di euro, con conseguenti violazioni all’IVA per oltre 500.000,00 euro. Le indagini eseguite sui conti correnti bancari dell’imprenditore in questione hanno consentito di ricostruire l’ammontare reale dei redditi sottratti all’imposizione, mentre il soggetto ha giustificato le movimentazioni bancarie come “cortesie fatte a parenti ed amici”. Secondo la versione fornita ai finanzieri in sede di verifica, l’imprenditore si sarebbe limitato a versare assegni sul proprio conto corrente solo al fine di cambiarli in contanti, mentre, in realtà, le operazioni di controllo hanno inequivocabilmente accertato che le somme scoperte riguardavano una serie di lavori eseguiti ma mai fatturati. Le giustificazioni addotte dal soggetto, quindi, non hanno retto ai puntuali riscontri delle Fiamme Gialle che, mediante anche le informazioni assunte dai clienti dell’imprenditore, hanno permesso non solo di ricostruire il reale reddito non dichiarato, ma fatto emergere l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,6 milioni di euro, circostanza che ha comportato la denuncia dello stesso alla Procura della Repubblica di Siracusa per reati fiscali. Inoltre, incrociando ulteriormente le informazioni raccolte, i finanzieri hanno scoperto che il nucleo familiare dell’imprenditore figurava negli elenchi di coloro che hanno compilato il modello ISEE (l’indicatore della situazione economica utilizzato per poter accedere ad agevolazioni pubbliche) segnalando un reddito pari a zero. La falsa dichiarazione presentata al Comune di Siracusa ha consentito l’indebita esenzione dal pagamento della refezione scolastica a danno della comunità locale e dei soggetti realmente bisognosi ai quali tali prestazioni sociali, invece, sono indirizzate. Pertanto, oltre che per gli aspetti penalmente rilevanti, l’imprenditore è stato segnalato al Comune di Siracusa per l’adozione dei provvedimenti di competenza, che mirano al recupero delle somme al medesimo assegnate nonché allo stralcio della propria posizione degli aventi diritto quale soggetto indigente.”L’operazione in questione”, spiega il Comandante Provinciale, ” è il classico esempio di come i controlli della Guardia di Finanza si propongano finalità “trasversali”: non si è trattato, infatti, solo di aver scoperto l’ennesimo evasore fiscale che non versa all’Erario quanto dovuto, ma addirittura essere riusciti ad individuare un soggetto che, dichiarandosi indigente, e quindi senza alcun reddito, ha provato ad attingere a fondi messi a disposizione dagli Enti Pubblici, che, invece, dovrebbero essere destinati a tutti coloro i quali versano in condizioni di assoluta criticità economica. E’ questa, quindi, un’ulteriore conferma di quanto finisca per gravare sull’intera collettività l’omesso pagamento delle imposte e delle tasse da chi, invece, ne ha l’obbligo. E’ proprio questo lo spirito che sta alla base dei recenti protocolli d’intesa che il Comando Provinciale ha stipulato con quasi tutti i Comuni dell’intera Provincia: sfruttare l’enorme potenzialità operativa che deriva dall’esecuzione delle poliedriche attività fiscali e tributarie poste in essere dalle Fiamme Gialle siracusane anche a vantaggio della salvaguardia della spesa pubblica degli Enti Pubblici locali. Fatti come questi, personalmente, mi indignano ancor di più come cittadino che non come finanziere, e contribuiscono a rafforzare ancor di più in me la convinzione che sia necessario profondere, attraverso ogni reparto della provincia, ogni ulteriore impegno operativo volto all’implementazione dei controlli soprattutto nei confronti di quei soggetti che non solo tentano di sfuggire alle maglie del Fisco ma che, in più, oltre che insidiare il mercato creando una concorrenza sleale, depauperano le già esigue somme destinate alle classi meno abbienti della società.”

Redazione

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