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Siracusa, approvato l’ordine del giorno per l’affidamento dell’acquedotto Galermi al consorzio di bonifica di Siracusa

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di redazione

L’Assessorato Regionale alle Infrastrutture, ha comunicato l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente della Commissione “Affari Istituzionali” all’ARS, che, attualmente, gestisce l’antico Canale Galermi, costruito dai Greci ancora prima della venuta di Cristo, da quando l’ha preso in carico ha, totalmente modificato, a danno degli agricoltori, il pagamento delle concessioni, non limitandosi soltanto a pretendere il pagamento per l’uso dell’acqua, ma anche richiedendo il pagamento, alquanto esoso, di una ridottissima e insignificante parte di demanio pubblico che viene utilizzato per le opere di derivazione del corso d’acqua, dal momento che, una serie di interventi operati sempre dallo stesso Assessorato hanno, di fatto abbassato, inspiegabilmente e ingiustificatamente, il livello del corso d’acqua, sostituendo il sistema di captazione delle acque a paratia con uno, alquanto obsoleto, a pozzetto, ragion per cui si sono aperti numerosi contenziosi con coloro i quali, da secoli, utilizzano l’acqua per l’attività agricola e la pastorizia.
Facendosi carico delle lamentele degli abitanti sulle sponde del canale, l’On vinciullo ha chiesto, al Governo della Regione, con un Ordine del Giorno che ha già avuto l’approvazione dell’Aula, di affidare le competenze sul Canale Galermi al Consorzio di Bonifica di Siracusa, togliendole all’Assessorato.
Assurdo, ha commentato l’On. Vinciullo, che, per pochi centimetri quadrati di demanio pubblico, i fruitori del canale sono costretti al pagamento dell’assurdo canone annuo di 194 euro, aumentato secondo l’ISTAT, come se ci trovassimo al centro di New York e non, invece, in aperte e sperdute campagne della Provincia di Siracusa. Con il passaggio delle competenze dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture, che le esercita attraverso il Genio Civile, al Consorzio di Bonifica, tutti gli agricoltori e gli allevatori che utilizzano le acque del canale Galermo per la propria attività, non saranno più costretti a subire questo insopportabile balzello, ma pagheranno l’acqua, così come è giusto che sia, come tutti gli altri agricoltori e allevatori.Una proposta di buon senso, ha concluso l’On. Vinciullo, una decisione positiva, da parte dell’Assemblea, di cui non posso non essere soddisfatto.

Redazione

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