Sindaco di Favignana arrestato per corruzione: danno erariale da 2 milioni di euro
Sindaco di Favignana arrestato. L’accusa è di corruzione, abuso d’ufficio, falso, frode in pubbliche forniture, truffa, peculato, falso ideologico in atti pubblici, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
Insieme a Giuseppe Pagoto, sindaco di Favignana so o finiti nei guai anche l’ex vice sindaco Vincenzo Bevilacqua e il comandante della polizia municipale, Filippo Oliveri, e una dipendente di una compagnia di navigazione di Napoli. Un’ordinanza emessa dal Gip di Trapani, su richiesta della locale Procura, ha interessato 11 persone: sono 24 in tutto gli indagati.
Il provvedimento nasce nell’ambito di un’inchiesta sull’aggiudicazione del contratto di fornitura di acqua potabile, mediante navi cisterna, nelle isole minori della Sicilia.
False fatture sulla fornitura di acqua
L’accordo, secondo l’accusa, consisteva “nell’omettere i controlli nello scarico dell’acqua” e nella “falsa attestazione di fornitura di quantitativi superiori a quelle effettivamente erogati” che erano pagati dalla Regione Sicilia, che avrebbe avuto un danno erariale stimato dalla guardia di finanza in circa 2 milioni di euro.
I funzionari pubblici, in cambio avrebbero avuto “varie utilità” quali ad esempio l’assunzione di parenti e conoscenti come dipendenti dalla compagnia di navigazione partenopea e l’elargizione di contributi annuali di svariate migliaia di euro a favore del Comune di Favignana, che dal sindaco venivano poi ridistribuiti alle varie associazioni coinvolte nell’organizzazione della festa patronale.
Tra i reati contestati anche la gestione dell’Area marina protetta: l’ex direttore è accusato di corruzione, “in concorso col sindaco”, per l’assegnazione di alcuni servizi a due cooperative sociali di Favignana.
Il primo cittadino avrebbe garantito la stabilizzazione del personale, in cambio avrebbe chiesto l’assunzione di persone che lo avevano sostenuto nel corso dell’ultima campagna elettorale.