Dopo i ricorsi arriva la sentenza. La Corte d’Appello di Caltanissetta ha confermato la correttezza dell’operato della Procura generale nissena, che aveva disposto il carcere per l’ex giudice Silvana Saguto, del marito, Lorenzo Caramma, e dell’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, amministratore giudiziario e braccio destro per anni dell’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo.
I tre sono finiti dietro le sbarre in seguito alla sentenza emessa dalla Cassazione nell’ambito del processo nato dallo scandalo nella gestione dei beni confiscati.
I giudici hanno rigettato i loro ricorsi, ma accolto quello del professore Carmelo Provenzano dell’università Kore di Enna, che torna quindi libero. Per quest’ultimo la pena potrebbe essere effettivamente rideterminata con il nuovo processo d’appello, dunque la condanna a 6 anni e 8 mesi non è definitiva.
Per Silvana Saguto , che è stata trasferita per motivi di sicurezza dal carcere Pagliarelli di Palermo a Roma, ed il marito è stata presentata un’istanza di scarcerazione al tribunale di Sorveglianza di Palermo: le loro condizioni di salute, secondo i loro difensori, sarebbero incompatibili con la detenzione in cella. Intanto il marito Lorenzo Caramma è ricoverato in ospedale.
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