Sicurezza abitazioni, ddl all’Ars del Gruppo Musumeci

PALERMO – Istituire un “fascicolo del fabbricato” e, tramite questo strumento, dare avvio ad una concreta attività di verifica e messa in sicurezza delle abitazioni e degli edifici in genere. È questo lo scopo del disegno di legge, presentato dal Gruppo Lista Musumeci all’Ars (primo firmatario Gino Ioppolo), che mira ad introdurre questo “Fascicolo del fabbricato”, un documento che contiene tutte le informazioni riguardanti la condizione progettuale, urbanistica, edilizia, catastale, strutturale, impiantistica e autorizzativa, comprese le modificazioni e gli adeguamenti eventualmente intervenuti nel tempo, degli edifici.

La proposta del Gruppo Musumeci prende atto del quadro organico normativo di riferimento, purtroppo frammentato e poco organico, “al punto che – si legge nel testo del Ddl – requisiti e controlli di sicurezza degli edifici, sia nella loro fase di concreta realizzazione sia, soprattutto, nel corso del tempo, appaiono affidati più alla solerzia e attenzione dei singoli che all’efficienza del sistema burocratico-amministrativo”.

“Il susseguirsi di drammatici crolli di edifici quale conseguenza di eventi naturali e/o di cattiva, spesso inesistente, manutenzione degli stessi – sottolinea Gino Ioppolo – rende evidente, anche nella nostra regione, la necessità di intervenire con apposite norme per fornire una efficace risposta all’esigenza, sempre più avvertita dalla popolazione, di maggiore sicurezza per i singoli e per l’intera collettività”.

“Occorre – aggiunge il deputato regionale – legiferare con la massima sollecitudine, per stabilire linee guida omogenee ed efficaci sulle modalità di rilevamento e sui contenuti del fascicolo stesso, e per approvare norme valide per l’intero nostro territorio regionale, così come fatto, ad esempio, dalla Regione Lazio che ha adottato una propria specifica legge. Inoltre, per agevolare la redazione del fascicolo del fabbricato, si ritiene che i relativi oneri non debbano ricadere esclusivamente sulle economie, già colpite dalla pesante crisi che attraversiamo, dei cittadini proprietari ma ripartiti con la Regione, che deve erogare un contributo pari al 50% del costo di realizzazione dello stesso “fascicolo”.