Sicindustria Ragusa sull’impianto di compostaggio e sui rifiuti
Sicindustria Ragusa sull’impianto di compostaggio: “Avviare subito attività Srr”.
“L’impianto di compostaggio di Cava dei Modicani inaugurato stamattina è strategico per il territorio e consentirà il conferimento di 17.000 ton/anno di rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata della città e di tutto il comprensorio in cui opera la Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti ‘Ragusa Provincia’”.
Sicindustria Ragusa verso l’efficienza e la concretezza
Lo sostiene Sicindustria Ragusa, che aggiunge: “Esprimiamo apprezzamento per il lungo lavoro portato avanti grazie alla sinergia tra la Srr, già con il precedente consiglio di amministrazione; il commissario straordinario, Nicola Russo; i tecnici dell’ex Ato Ragusa Ambiente e i comuni iblei. Al sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, che è anche presidente della Srr, chiediamo di porre in essere tutte le azioni necessarie per favorire il completo avvio della Società, subentrando in toto alla soppressa Ato Ragusa. Solo così sarà infatti possibile migliorare concretamente i servizi alle collettività iblee ed essere, anche in questo ambito, un positivo esempio di efficienza e concretezza”.
Sicindustria Ragusa e la carenza di impianti in Sicilia
Sicindustria Ragusa ritorna inoltre sulla necessità di dotare la Sicilia di impianti di trattamento, recupero e valorizzazione dei rifiuti. “La carenza di impianti – affermano gli industriali della provincia – grava pesantemente sull’ambiente e sui costi della raccolta e dello smaltimento che, purtroppo, ricadono sui contribuenti. A tal proposito evidenziamo che nella provincia di Ragusa sono presenti impianti che oggi assicurano il recupero di rifiuti in plastica, metallo, carta e cartone e che ulteriori attività già autorizzate, o in corso di autorizzazione, potrebbero essere avviate riducendo così la quantità di rifiuti da smaltire in loco. Altra possibilità di cui dispone il territorio è la presenza di impianti di produzione già autorizzati a sostituire i combustibili convenzionali con il Combustibile solido secondario (Css) prodotto valorizzando i residui rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata. Attivare questo sistema consentirebbe l’effettiva integrazione tra raccolta differenziata, riciclo e recupero energetico”.