Siciliani bravissimi! Controlli a tappeto, ma sono pochi i furbetti

Siciliani bravissimi. Pasqua e Pasquetta in lockdown, e in Sicilia salta la consueta, quasi sacra, scampagnata con arrustuta di Pasquetta. L’amministrazione e le forze dell’ordine sapevano che sarebbe stato difficile far rispettare le regole ai siciliani, o almeno lo immaginavano, ma si può dire sia andata bene.

La stragrande maggioranza dei siciliani ha trascorso il giorno di Pasqua in casa, così come richiedevano le prescrizioni dell’ultimo decreto varato da Governo per scongiurare il dilagare del contagio del Coronavirus.

L’emergenza sta mettendo in ginocchio il Paese e il distanziamento sociale sembra essere l’unica arma efficace per uscire al più presto dalla crisi sanitaria, ma anche economica e sociale.

Già da venerdì pomeriggio in Sicilia come nel resto d’Italia sono stati effettuati controlli a tappeto nelle città e nei punti di ingresso e di uscita per evitare gite fuori porta e scampagnate.

Oggi a Palermo, ci saranno in campo ancora una volta più di cinquemila agenti delle forze dell’ordine a presidiare le principali arterie stradali, il Parco della Favorita è chiuso. Pattuglie saranno anche dislocate in direzione del pratone del Foro Italico ed in altri luoghi dove potrebbero registrarsi degli assembramenti.

Posti di blocco sono stati istituiti agli ingressi autostradali e sulla statali per cercare di limitare anche nelle prossime ore gli spostamenti verso le seconde case di villeggiatura, proibiti dai decreti del governo e dalle ordinanza del Presidente della Regione.

Per il controllo del territorio anche dall’alto ci sono in azione anche i droni, che pure oggi sorveglieranno dall’alto la città e gli elicotteri della Polizia di Stato.

A Catania centinaia di carabinieri in campo per sanzionare gli spostamenti di Pasqua e Pasquetta: oltre 10 pattuglie saranno schierate come ieri nei pressi del viale Vincenzo Giuffrida e in altri nodi cruciali della città.

Siciliani bravissimi: il bagnante e il ciclista beccati e sanzionati

A Mondello c’è il bagnate ‘recidivo’: beccato a prendere il sole venerdì santo era stato allontanato da un elicottero in pattugliamento contro gli assembramenti con tanto di riprese postate suoi social, ma lui non si è arreso.

Ieri si è recato nuovamente sulla spiaggia palermitana di Mondello a prendere il sole, incurante dei divieti, ed è stato fermato da una pattuglia della polizia che lo ha costretto a rivestirsi. Per lui è scattata la terza sanzione.

A Catania, multa anche per un ciclista: di fronte ai controlli delle forze dell’ordine si è giustificato dicendo che voleva fare una passeggiata.

Dalla festa “anti-virus” sui tetti alla Palermo solidale che distribuisce pasti per i poveri

Tutto sommato i siciliani sono stati promossi, anche se si aspetta sino a domani per scongiurare episodi come quello che si è consumato ieri sui tetti di un palazzo nel quartiere dello Sperone a Palermo, dove alcune famiglie si sono organizzate per una grigliata “anti-virus” come l’hanno definita nei video che hanno poi postato sui social.

Tantissime le segnalazioni di palermitani che hanno allertato le forze dell’ordine intervenute prontamente con un’operazione interforze per disperdere i partecipanti e identificare i partecipanti.

Sono in corso indagini per identificare i partecipanti alla festa pasquale: rischiano sanzioni amministrative per le violazioni alle misure sul contenimento del coronavirus, ma anche segnalazioni al Tribunale dei Minorenni per i bambini tenuti senza i requisiti di sicurezza in una terrazza priva di parapetti, la denuncia penale per i fuochi d’artificio non autorizzati.

E poi c’è il volto di Palermo che rappresenta la maggior parte dei palermitani: una Palermo bella, accogliente e solidale che aiuta i più deboli, i poveri e chi non ha un pasto da consumare neanche nel giorno di Pasqua.

Quattro ristoranti del centro storico della città (Moltivolti, Il Vicolo, Santamarina e Ballarak) si sono attivati ieri preparando e distribuendo porta a porta 1.200 pasti per sostenere le famiglie più in difficoltà, all’interno della campagna di raccolta fondi “Un banco del sorriso a Ballarò”.