Sicilian Rapsody: alla galleria La Piana di Palermo la quarta edizione
Sicilian Rapsody: alla galleria La Piana di Palermo la quarta edizione.
Opening giovedì 12 luglio alle ore 19,00 con una selezione di opere di artisti siciliani. Dalle smaltate Lance fluttuanti di Guido Baragli, ai graffi architettonici ed intensi di Croce Taravella, alla materia grondante di Gaetano Costa
Torna, per la sua quarta edizione, alla galleria La Piana Arte Contemporanea, di via Isidoro La Lumia, 79 a Palermo, Sicilian Rapsody, una selezione di lavori pittorici e grafici eterogenei, curata dal gallerista Massimo La Piana. L’allestimento della mostra, proprio come in una rapsodia, guiderà i tempi emozionali del fruitore intervallando stili pittorici differenti tra loro. L’appuntamento è per giovedì 12 luglio alle ore 19.00 con i lavori di dieci artisti siciliani. L’esposizione rimarrà fruibile fino al 3 agosto tutti i giorni, festivi esclusi, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Ingresso libero.
Le opere in mostra per Sicilian Rapsody
In esposizione ci saranno le Lance fluttuanti nello smalto di Guido Baragli, una tela realizzata dal pittore Michele Ciacciofera racconterà il fascino nebuloso e selvaggio della riserva di Vendicari. E, ancora, la “materia grondante” Giacomettiana di Gaetano Costa, i pastelli luminosi dedicati al mare di Modica diFrancesco Fratantonio, le cere monocrome di Simone Geraci, i paesaggi muti dell’hinterland di Emanuele Giuffrida e quelli informali di Francesco Paolo Madonia. Tra le opere in mostra anche i dipinti incisi di Chiara Polizzi, i graffi di Croce Taravella e la pittura bipolare di Giuseppe Vassallo, nella quale monocromo e taglio fotografico dell’immagine pittorica trovano una inedita armonia.
Perché Sicilian Rapsody
La rassegna Sicilian Rapsody, fin dalla sua prima edizione, è un osservatorio sulla qualità delle ricerche pittoriche sicule riuscendo a coinvolgere più di 40 artisti. E sulla scelta del nome il curatore della mostra Massimo La Piana spiega: «In musicologia il termine rapsodia viene utilizzato per definire una composizione con un testo tematico fisso, attorno al quale si sviluppano un insieme di spunti melodici, anche molto diversi tra loro per ritmo ed armonia. Mutuando il termine ed eleggendo la sicilianità a comune denominatore degli artisti, in questa mostra ogni poetica è il tassello di una rapsodia che racconta l’isola e i suoi abitanti».