Il film è stato girato a Sciacca e prodotto da FilmIn’ Tuscany in co-produzione con Adam Leipzig (premio Oscar per “L’attimo fuggente” e “La marcia dei pinguini”), Rai Cinema, Tramp Limited e con il supporto della Sicilia Film Commission. Main partner della produzione è Mangia’s Resort, che ha creduto fortemente in un progetto di livello che punta sullo sviluppo del territorio. Tra gli interpreti Claudia Gerini, Ivo Romagnoli, Lilly Englert, Fuschia Kate Sumner, Francesco Leone e Linda Zampaglione (figlia di Claudia).
“Con Sicilian Holiday raccontiamo una Sicilia nuova, un affresco con una visione romantica, di armonia, di colori, di ricchezza di questa terra. Tutti i personaggi ruotano intorno alle proprie radici che ritrovano e con autenticità rivivono grazie all’esperienza di questa vacanza in Sicilia” . Queste le dichiarazioni di Claudia Gerini in conferenza stampa.
“Il film parla della Sicilia come elemento risanatore di tutte le anime” sostiene Ivo Romagnoli, attore co-protagonista nel film, ma anche produttore con FilmIn’Tuscany e continua: “Devo ringraziare Film Commission ed il commissario straordinario Nicola Tarantino che ha fortemente creduto nel progetto sin dall’inizio ed ha capito che volevamo raccontare di una Sicilia diversa dove protagoniste sono le bellezze del territorio e non la mafia”.
Il protagonista maschile Francesco Leone che nel film interpreta Nino dichiara: “Per me è stato un grande onore da palermitano rappresentare la Sicilia. Non mi sarei mai aspettato di fare il mio primo film nella mia terra”.
“E’ un’investimento importante che abbiamo fatto con grande piacere”, sostiene Marcello Mangia main partner del film con Mangia’s Resort. “La Sicilia è una terra meravigliosa ed ha bisogno solo di essere scoperta. La Sicilia grazie a queste produzioni cinematografiche per adesso è una forte attrattiva per i turisti esteri. Ben vengano iniziative di questo genere”.
In collegamento dagli Stati Uniti la regista Michela Scolari: “Sicilian Holiday – un Sogno fatto in Sicilia” è stato definito “una commedia romantica haute-couture”. Ma è stato anche scritto che “non rispetta il format di genere legato alla Sicilia”. Entrambe queste definizioni sono giuste. Ho iniziato a scrivere questo film tanto tempo fa quando, durante i miei anni newyorkesi, i miei racconti sull’istrionica Sicilia di Pirandello, Sciascia, Quasimodo e Verga, mi si accusava di descrivere un ideale utopistico e non la ‘vera’ Sicilia, che gli americani associano, invece, alla Mafia, al mito del Godfather. Con questo film ho decisamente voluto uscire da questo “format di narrazione di mafia”, l’ho voluto distruggere in mille pezzi per tornare a dipingere la Sicilia “dei colori del vero” come diceva Verga”.
Nello stile di “Io ballo da sola” e “Sabrina”, “Sicilian Holiday – un sogno fatto in Sicilia”, è una commedia romantica ambientata in Sicilia e in particolare a Sciacca, che racconta la storia di Mia, una giovane attrice dal passato tormentato, che s’innamora di Nino, uno scultore di Sciacca, ricco solo del suo talento e dei valori delle tradizioni secolari del suo paese. Protetta dal senso di comunità del piccolo borgo siciliano, dalla bellezza dei luoghi e della gente, Mia subisce una trasformazione che la cambierà per sempre…Trasformazione che sarà messa in crisi dall’ arrivo di un altro personaggio, Phil, che la riconnetterà con il suo passato.
La commedia romantica anglo-americana di ambientazione italiana ha, da sempre, rappresentato un veicolo privilegiato dei colori italiani nel mondo. Da Roman Holiday, a Eat Pray Love, passando per decine di altri titoli ‘cult’, questi film hanno da sempre creato eroine intramontabili, ed omaggiato la bellezza italiana, la maggior parte delle volte, stereotipandola.
IL PROGETTO
Il progetto “Sicilian Holiday” è nato con la consapevolezza e con il desiderio di ‘cavalcare’ un mercato di successo internazionale, avvalorando il film con i colori del vero, ovvero, magnificando gli elementi culturali e antropologici dell’Italia, invece degli aspetti stereotipati. In particolare, “Sicilian Holiday”, trae la sua forza da una terra ricca di civiltà antica, di tradizione popolare e letteraria, che è stata troppo spesso trascurata, a favore, invece, degli aspetti negativi, legati alle storie di mafia, di violenza, di corruzione.
In Inglese, il titolo “Sicilian Holiday” suggerisce proprio l’idea di un viaggio nella bellezza, nella passione, nei colori caldi di una Sicilia ricca di valori positivi, di bellezza, di gioia. La nostra protagonista, la giovane attrice americana Mia, arriva in questa Sicilia, terra di sogno, dove i personaggi semplici e colti al tempo stesso, sono ‘portavoce’ dei grandi artisti siciliani a cui si riferiscono e rendono omaggio: da Sciascia a Quasimodo, agli artigiani delle ceramiche.
Pertanto, il percorso di sviluppo si è concentrato sulla ricerca, lo studio della Sicilia, passando in rassegna autori e artisti che l’hanno segnata ed esportata nel mondo, e sullo scouting, sulle interviste alla gente del luogo. Da questa ricerca è nata la prima stesura dello script e la creazione dei personaggi.
Il film è stato poi andato nelle mani del produttore Premio Oscar Adam Leipzig, che ha abbracciato il progetto volendolo trasformare in un film “cartolina” della Sicilia.
Il film è un omaggio alla Sicilia ed è per questo che è stata data la possibilità alle persone del luogo di entrare nella compagine produttiva come associati in produzione. Possibilità colta al volo da una giovane ragazza di Bisacquino, Elena Costa, che ha colto l’occasione per aprire la sua casa di produzione Sicily Entertainment. Punto importante del progetto è stata anche Silene Mosticchio della Tilt Production che ha seguito tutta l’operazione di plot placement del Mangia’s , il set, l’accordo con Tramp Limited ed altri sponsor.
“Sicilian Holiday” è un film girato al 93% in esterni, particolarmente all’alba e al tramonto, per magnificare attraverso la macchina da presa i colori, il tono, la melodia dell’immagine che si crea e si muove al ritmo della natura e dei suoi abitanti: i pescatori che tornano dal mare carichi di pesce al mattino, le donne che intrecciano cesti, i bambini che giocano in piazza, i cani che si dondola no per strade familiari e amiche, gli artigiani che portano i colori del mare, dei fiori di eucalipto, della terra sulle loro ceramiche. Il luogo per eccellenza che diviene nel film il simbolo della creatività che trasforma la roccia in vita: il Castello Incantato di Filippo Bentivegna.
Come già si evince dallo script del film, l’indulgenza sui dettagli della pietra lavorata, delle ceramiche, delle mani logore degli artigiani, dei panni appesi alle finestre, delle ombre estive sui muri logorati di un paese antico, fiero e forte introduce un elemento documentaristico determinante in questo film. Si vuole riportare l’attenzione proprio sul lavoro degli artisti e dei mestieri, perché non vadano perduti e dimenticati, perché continuino ad essere l’ orgoglio Italiano nel mondo.
Michela Scolari è una pluripremiata regista, produttrice, attivista e Ph. D. Scholar, che vive tra New York e Firenze. Ha iniziato la sua carriera in teatro con il leggendario Peter Brook e si è spostata al cinema, collaborando a film e spettacoli vincitori di Oscar con Giuseppe Tornatore, Terry George, Roland Joffé, David Lynch, Adam Leipzig, Umberto Eco e altri acclamati registi. Ha vinto centinaia di premi con i suoi film e documentari, prima di unirsi ai veterani della TV Xavier Couture e Jean Luc Berlot, a capo del gruppo di intrattenimento Adline a Londra e Parigi, dove ha selezionato e supervisionato lo sviluppo di numerosi programmi televisivi, film e documentari di successo, tra cui la serie Apple TV “The Drops of God”, “Ahimsa – the power of the powerless” di Ramesh SHARMA. Michela è un’attivista contro la tratta di esseri umani, la violenza e la crudeltà sugli animali e volontaria presso la Fondazione PARADA. Recentemente ha scritto e diretto due documentari pluripremiati: “Paolo Rossi – Dreams Create the Future” (Netflix).
Michela Scolari è al terzo film come regista e il ventesimo come produttore, ha vinto oltre 100 festival internazionali, tra cui il premio Lady of the Year a Cannes 2021.
“Un Sogno fatto in Sicilia” è stato definito “una commedia romantica haute-couture”. Ma è stato anche scritto che “non rispetta il format di genere legato alla Sicilia”. Entrambe queste definizioni sono giuste. Ho iniziato a scrivere questo film tanto tempo fa quando, durante i miei anni newyorkesi, i miei racconti sull’istrionica Sicilia di Pirandello, Sciascia, Quasimodo e Verga, mi si accusava di descrivere un ideale utopistico e non la ‘vera’ Sicilia, che gli americani associano, invece, alla Mafia, al mito del Godfather. Con questo film ho decisamente voluto uscire da questo “format di narrazione di mafia”, l’ho voluto distruggere in mille pezzi per tornare a dipingere la Sicilia “dei colori del vero” come diceva Verga. Con i colori di quella Sicilia che esisteva prima della Mafia e che esisterà sempre. Perché storicamente (e la si vada a studiare la Storia ogni tanto!) la Sicilia è sempre stata terra d’accoglienza di culture e religioni diverse, terra di tolleranza, di rispetto e valorizzazione della diversità culturale.
“Una terra dal potere salvifico”, come scriveva Goethe. E, in senso modernissimo, è anche la terra che ispira i Designer di tutto il mondo, dalla moda all’architettura. Ecco perché, con il mio Art Director Massimo Leotta, abbiamo voluto vestire i nostri attori con l’haute couture di matrice siciliana, quella, per esempio, meravigliosamente espressa negli abiti di Gianluca Alibrando che, nelle sue creazioni, rende ‘fluttuanti’ di sete e tessuti pregiati, le colonne millenarie del tempio della Concordia. Abiti d’Arte – indossati dalle nostre protagoniste: Lilly Englert, Claudia Gerini, Lee Levi, Kate Sumner, Nicoleta Nuca, Linda Zampaglione – immortalati sul set di “Un Sogno fatto in Sicilia” dalla macchina fotografica uno dei più grandi fotografi di moda del mondo, Stefano Azario. “Un sogno fatto in Sicilia” è si, una commedia romantica, che racconta di intrecci amorosi e misteri ma è principalmente una storia d’amore tra i personaggi e la Sicilia che, da millenni, continua ad essere la “casa” privilegiata del mondo. E la mia, prima di tutto. Per questo abbiamo scelto di uscire nelle sale in Sicilia, prima che nel resto d’Italia e del mondo, perché a lei, la Sicilia, protagonista assoluta del mio film, devo il mio primo e più grande: “Grazie!” Dalla metà di Novembre il film sarà in molte altre sale italiane e presto nel resto del mondo e non vedo l’ora che la mia terra del cuore possa tornare a fare sfoggio di sé, per la sua bellezza, i suoi valori e la capacità di ispirare chiunque, come solo lei sa fare, da millenni”.
Ivo Romagnoli è un attore internazionale, diplomatosi alla prestigiosa RADA (Royal Academy of Dramatic Art) di Londra, sotto la guida di Kenneth Branagh. Ha partecipato a serie e film importanti in Italia e all’estero (tra cui l’ultimo film di Leonardo Pieraccioni e “Incastrati 2” di Ficarra e Picone) ed è uno dei tre protagonisti di “Sicilian Holiday”, in uscita nelle sale italiane e distribuito negli Stati Uniti, dal Premio Oscar Adam Leipzig.
Ivo è anche un produttore pluripremiato, per il Documentario sulla vita di Paolo Rossi “Dreams Create the Future”, prodotto da FilmIn’ Tuscany, la società di cui è Presidente e CEO. Ed è proprio con la sua società che ha guidato la produzione di questo film da leader ricoprendo ruoli di altissima responsabilità e impegno duranti i quali riusciva allo stesso tempo a scendere sul set come attore interpretando il personaggio di Phil.
Ivo è attivista in difesa dei diritti dei bambini.
“Sicilian Holiday – Un Sogno Fatto in Sicilia” è un film leggero ma molto profondo, una fiaba ai giorni nostri che io insieme a tutto il resto del favoloso cast e crew abbiamo cercato di realizzare con un entusiasmo unico. Entusiasmo datoci anche dalla meravigliosa location che ci ha ospitato a tutti, il resort Torre del Barone della catena Mangia’s. insomma un sogno.
“Un sogno fatto in Sicilia”!!! Infatti ci siamo lasciati tutti andare per il tempo del set per farci risucchiare completamente dai magnifici caratteri, ambienti e tramonti Siculi. Il pubblico vedrà una Sicilia lontana dagli stereotipi che dopo il Padrino l’hanno sempre caratterizzata e troppo segnata. La Sicilia è una terra meravigliosa, affascinante, piena di storia e di cultura. E’ stata l’epicentro e la terra dove sono passate più civiltà al mondo che hanno lasciato così tanto. Questo è il racconto che abbiamo cercato di fare della Sicilia, esaltando i suoi usi, costumi e tradizioni… Un film di cui tutti i siciliani potranno esserne fieri, dove noi abbiamo almeno cercato con tutti noi stessi di esaltare tutte le incredibili bellezze che questa terra racchiude.. E’ per questo che il film è stato dedicato a mia nonna Grazia Pipitone Spanò, nonna che non ho mai conosciuto, di Marsala, ma che sono sicuro che da lassù apprezzerà molto quello che sto almeno provando di fare per la sua terra.. Per non parlare delle persone, tutte sempre così carini e carine, un sogno!!!”.
Alla realizzazione del film “Sicilian Holiday” hanno partecipato studenti e insegnanti della Scuola di Cinema Piano Focale di Palermo. Gli allievi, grazie all’alta formazione professionale di Piano Focale, hanno concretizzato il sogno di lavorare da professionisti in una troupe di livello internazionale. La loro partecipazione ha riguardato diversi settori produttivi: reparto Fotografia – Giulia Custumati, Bruno Bonafede, Grazia Bottiglieri; reparto Produzione, in cui è stato organizzatore generale il docente Rosario Calanni Macchio; Direttore di produzione Maria Francesca Tona; assistente alla regia Gabriele Vannini; capo reparto Audio presa diretta, Pietro Gigliorosso e microfonista Dario Genna.
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