Sicilia zona rossa, Conte accoglie la richiesta di Musumeci

Nonostante i dati collocassero la Sicilia in zona arancione alla fine il governo ha assecondato le richieste di Musumeci dichiarando la Sicilia zona rossa.

Come anticipato quindi la Sicilia, insieme alla Lombardia e alla provincia di Bolzano vanno in zona rossa, da domenica, mentre altre nove Regioni passano in area arancione: sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

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La decisione dopo l’appello lanciato dal Presidente Musumeci all’indirizzo del ministro Speranza. “Alla luce dell’aumento dei contagi – ha detto ieri Musumeci – che è ulteriormente progredito rispetto alla scorsa settimana, abbiamo sottoposto al governo centrale la proposta di dichiarare per due settimane la “zona rossa” in Sicilia”.

Nel caso in cui il governo non avesse accolto la richiesta di zona rossa lo stesso presidente della Regione, come lui stesso ha annunciato, avrebbe istituito zone rosse nei Comuni dove i contagi hanno raggiunto numeri allarmanti e fra questi c’è Palermo.

Musumeci si è rivolto anche ai siciliani facendo un appello: “Confidiamo nel comportamento rispettoso da parte dei cittadini. Una minoranza non deve condizionare la vita sociale ed economica della nostra comunità”.

Cosa si può fare in zona rossa

Innanzitutto non si potrà uscire di casa se non per comprovate ragioni di lavoro, necessità o salute e per ritornare al domicilio e alla residenza. Valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici ma solo all’interno del proprio comune.

Si fermano tutte le attività commerciali e la ristorazione: bar e ristoranti potranno lavorare solo per l’asporto e il domicilio. Il governo ha però confermato che nel Dpcm, in vigore dal 16 gennaio, ci sarà il divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18. Resto aperti i negozi che vendono beni di prima necessità o essenziali per alcune attività.

Sulle scuole non è stata presa ancora una decisione. Ieri la Regione ha avviato un’attività di screening per alunni e docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado in vista del possibile ritorno a scuola di lunedì, 18 gennaio e anche il Comune di Palermo ha fatto lo stesso per il personale delle scuole per l’infanzia. Nelle prossime ore si saprà se si continuerà in DAD o si procederà al rientro in classe.

LE ATTIVITA’ COMMERCIALI CHE RESTANO APERTE IN ZONA ROSSA

Restano chiuse palestre e piscine, ma è consentito fare sport individuale all’aperto senza uscire fuori dal comune. Anche la passeggiata, ma nei pressi della propria abitazione, è permessa.

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