SICILIA: RESTITUITO ALLA COLLETTIVITA’ UN ALTRO BENE CONFISCATO

Regione Sicilia

Un altro bene confiscato torna nella
disponibilita’ della comunita’ siciliana e, in questo caso, sara’
utilizzato per migliorare la fruizione di un bene archeologico.
Sono stati trasferiti, infatti…

Regione Sicilia

di redazione

Un altro bene confiscato torna nella
disponibilita’ della comunita’ siciliana e, in questo caso, sara’
utilizzato per migliorare la fruizione di un bene archeologico.
Sono stati trasferiti, infatti, al parco archeologico Himera
(Termini Imerese) alcuni ampi appezzamenti di terreno che ora
saranno utilizzate come ampio parcheggio a servizio del parco, per
il recupero della regia trazzera che insiste nell’area e per la
realizzazione di un percorso pedonale interno al parco per
congiungere il museo all’area archeologica. Insieme ai terreni
sono stati trasferiti due immobili rustici che saranno, invece,
impiegati come magazzini e come foresteria.
“Il pieno utilizzo e l’integrazione dei beni che ci sono stati
consegnati oggi – dice Francesca Spatafora, direttrice del parco
Archeologico Himera – sara’ possibile dopo alcuni lavori che sono
gia’ stati inseriti in un piu’ ampio progetto di miglioramento
dell’area archeologica finanziato con risorse comunitarie del P.O.
FESR 2007/2013”.
“Con la consegna di questo Fondo rustico con annesso fabbricato
in localita’ Buonfornello di termini Imerese al parco archeologico
Himera – commenta l’assessore regionale per l’economia Gaetano
Armao – si prosegue nel percorso per il recupero alla
collettivita’ di beni confiscati. Un percorso di legalita’ e, al
tempo stesso, un modo per i siciliani di riappropriarsi del
territorio. I beni oggi consegnati erano gia’ ricompresi nella
perimetrazione del parco archeologico Himera e, dunque, dopo la
confisca, la consegna al parco era la cosa piu’ logica e naturale.
L’uso che se ne fara’, inoltre, e’ probabilmente il migliore
possibile visto che aumentera’ la fruibilita’ del parco
ingenerando, al tempo stesso, un effetto ricaduta sia dal punto di
vista turistico, e dunque economico, che culturale oltre
all’evidente vantaggio di rappresentare appieno la riconquista del
territorio da parte della Regione”.
Anche questi beni saranno, adesso, inseriti nel sito
www.patrimoniodeisiciliani.it nato per iniziativa della Regione
con lo scopo di fornire alla collettivita’ tutte le informazioni
utili sul grande patrimonio costituito dai beni confiscati ai
mafiosi.
ma.vi.
061355 Ago 12 NNNN