di redazione
“Lo schema di norme di attuazione
proposto allo Stato per l’istituzione in Sicilia delle sezioni
(civile e penale) della Cassazione ha quale obiettivo la riduzione
del costo di accesso alla giustizia per i siciliani, contrastando
in tal modo la tendenza all’incremento operato dalla legislazione
statale dei contributi richiesti ai cittadini per chiedere la
tutela giurisdizionale. Sono passati piu’ di 65 anni
dall’approvazione dello Statuto e l’articolo 23 – che prevede
espressamente che gli organi giurisdizionali centrali debbano
avere in Sicilia le rispettive sezioni per gli affari che
concernono la Regione – ha trovato attuazione solo in parte.
Adesso, per la prima volta dall’entrata in vigore dello Statuto,
abbiamo formalizzato questa richiesta allo Stato che non comporta
oneri aggiuntivi e che, invece, servira’ per ridurre i costi della
giustizia”.
Lo ha detto l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao,
presentando i contenuti dello schema delle norme di attuazione
dell’articolo 23 dello Statuto riguardante l’istituzione della
Corte di Cassazione in Sicilia.
“Cio’ che proponiamo – ha spiegato il segretario generale della
presidenza della Regione Giovanni Carapezza Figlia – non e’
l’istituzione di un nuovo organismo, ma un decentramento
giurisdizionale di un organismo gia’ esistente, per altro gia’
dotato di personale proprio. Proporremo questo testo nei prossimi
giorni alla Commissione paritetica Stato-Regione, che si e’
insediata a Roma martedi’ scorso, perche’ possa trovare in quella
sede l’opportuna e necessaria condivisione e sostegno. Subito dopo
il testo sara’ trasmesso alla presidenza del Consiglio dei
ministri e poi sara’ emanato il relativo decreto del Presidente
della Repubblica. Un percorso non molto complesso che potrebbe
trovare positiva conclusione in tempi ragionevolmente brevi”.
Il testo illustrato prevede l’istituzione in Sicilia delle due
sezioni staccate della Corte di Cassazione, una per gli affari
civili e una per gli affari penali, con la denominazione di
“Cassazione regionale della Sicilia” con sede in Palermo.
Sara’ costituita da un Presidente della sezione della Corte di
Cassazione, cui sono assegnati due Presidenti di sezione, con l’
incarico di presiedere la sezione civile e penale. E’ prevista
anche una Procura generale, quale organo decentrato della Procura
presso la Cassazione centrale, retta da un Avvocato Generale, ed
alla quale sono assegnati almeno dieci Sostituto Procuratori. Le
nomine e le designazioni ai posti di magistrato della Cassazione
regionale della Sicilia spettano al Consiglio Superiore della
Magistratura.
La Cassazione regionale della Sicilia giudica sui ricorsi
proposti avverso le sentenze e/o i provvedimenti definitivi emessi
dai giudici (ordinari o speciali) che hanno sede nel territorio
della regione.
Gli uffici di cancelleria ed il personale ausiliario addetto sono
predisposti e gestiti dal Ministero della Giustizia secondo la
normativa statale che disciplina le funzioni e la carriera degli
addetti agli uffici giudiziari. La Regione siciliana provvedera’
ad assegnare al servizio della Cassazione regionale il 50% del
personale previsto della dotazione organica attingendolo dal
proprio ruolo.
“La Regione siciliana, – ha concluso l’assessore Armao – in forza
della legge 6 del 2005 sostiene gia’ parte dei costi della
amministrazione della giustizia in Sicilia. All’interno di questa
disponibilita’ economica, che e’ di circa 8,5 milioni di euro, e
senza ulteriori oneri, c’e’ certamente spazio per coprire i costi
della gestione della Cassazione in Sicilia”.
Il testo presentato e’ stato redatto su incarico della presidenza
della Regione, con la collaborazione del professore Girolamo
Monteleone, dell’Universita’ di Palermo, che e’ intervenuto
illustrandone i contenuti tecnici e sottolineando la portata
storica della proposta e’ ha gia’ ottenuto il parere dell’Ufficio
legislativo e legale e l’apprezzamento della Giunta di governo.
Il sostegno all’iniziativa dell’intera avvocatura siciliana e’
stato espresso da Francesco Greco, presidente del’ordine degli
avvocati di Palermo.
fi/mav
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