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di redazione
Palermo, 23 mag – Il deputato Salvo Pogliese, vice
presidente del Gruppo PdL all’Assemblea Regionale Siciliana,
con una nota intende chiarire l’esatta interpretazione della
legge regionale 6 del 5/4/2011 in tema di elezione del
consiglio circoscrizionale, essendo lo stesso Pogliese, primo
firmatario del Disegno di Legge da cui e’ nata la suddetta
legge 6/2011.”Con la legge regionale 6/2011, oltre ad apportare alcune
modifiche al sistema elettorale dei Comuni e delle Province,
abbiamo voluto dare un ulteriore segno di ”democrazia
diretta’, eliminando l’ultimo tassello rimasto di nomina
indiretta nei consessi elettivi, cioe’ l’elezione del
presidente delle Circoscrizioni. L’art. 9 della stessa legge,
infatti – spiega Pogliese – prevede l’elezione diretta del
presidente della circoscrizione, tramite il sistema della
scheda unica, cioe’ riportante sia lo spazio per il candidato
al consiglio circoscrizionale che quello per il presidente
stesso.L’elettore, quindi ha la possibilita’ di esprimere il proprio
voto per un consigliere circoscrizionale e per un candidato
alla presidenza della stessa circoscrizione. Resta inteso –
continua Pogliese – che non e’ stato inserito alcun premio di
maggioranza per il candidato eletto alla presidenza della
circoscrizione, cosi’ come non e’ stata prevista alcuna
soglia di sbarramento.Appare evidente, altresi’, che nella stessa legge 6/2011 non
vi e’ alcun riferimento alla modalita’ di assegnazione dei
seggi nelle circoscrizioni, quindi questi, a mio modo di
vedere, devono essere assegnati secondo quanto stabilito
dalla legge regionale 35 del 1997. Alla luce di quanto sopra
– prosegue ancora il deputato del PdL all’Ars – si resta
alquanto perplessi nel leggere notizie di stampa che parlano
di seggi circoscrizionali assegnati a coalizioni di liste,
sistema di assegnazione che avrebbe una logica se vi fosse un
premio di maggioranza per il presidente eletto. Non
sussistendo tale particolare procedura, i seggi
circoscrizionali devono essere assegnati con il normale
sistema proporzionale DONT in uso nelle elezioni comunali,
direttamente sulle liste e non sulle coalizioni di liste. Per
maggiore incisivita’ – conclude il Vice Capogruppo del PdL –
occorre ricordare che questo sistema e’ anche quello adottato
a Roma per l’elezione dei municipi capitolini, la versione
romana delle nostre circoscrizioni”.ags
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