Sicilia: Pdl vara codice etico. Nania, vogliamo dare l’esempio
Palermo, 17 set – Non potranno essere candidati alle elezioni delle regionali del 28 ottobre, oltre i condannati, anche i rinviati a giudizio per mafia, voto di scambio, riciclaggio di denaro, reat…
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di redazione
Palermo, 17 set – Non potranno essere candidati alle elezioni delle regionali del 28 ottobre, oltre i condannati, anche i rinviati a giudizio per mafia, voto di scambio, riciclaggio di denaro, reati contro la pubblica amministrazione come peculato, concussione, corruzione e l’istigazione alla corruzione. Dette le regole il Pdl siciliano per sbarrare la strada a chi intende candidarsi all’Assemblea regionale siciliana con il Popolo della Liberta’. Due documenti, ”Norme di sbarramento per le candidature” e ”Codice Etico per la Regione Siciliana”, presentati nel corso di una conferenza stampa nella sede di Palermo del partito, alla presenza, tra gli altri, dei coordinatori regionali Domenico Nania e Dore Misuraca e della senatrice Simona Vicari, quest’ultima in qualita’ di commissario provinciale di Palermo. ”Proponiamo a tutti – ha detto il vice presidente del Senato – da Sel al partito di Crocetta, di adeguarsi al nostro codice etico. Per quanto riguarda il Pdl, vogliamo dare l’esempio”. A far parte del Codice etico, anche la norma che prevede che ”l’amministratore non puo’ accettare per se’, congiunti, familiari o affini regali eccedenti il valore usuale dei doni scambiati in occasione di ricorrenze o festivita’, quantificato nella cifra massima di Euro 100 annui, da impiegati negli uffici, nei servizi, nelle societa’…”. Nel documento sono riportati anche una serie di ”principi” riguardanti conflitto di interesse, clientelismo e ”pressioni indebite”.ags/mau/ss