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di redazione
Roma, 28 ago – E’ ancora lui, Gianfranco Micciche’,
lo ‘Sparigliatore’, a comporre e dividere il sistema delle
alleanze in Sicilia in vista delle elezioni regionali del 28
ottobre. Nell’isola va in onda infatti un nuovo colpo di
scena, un ‘rewind’ che riavvolge il nastro. Tutto torna
esattamente, o quasi, come due settimane fa. E mentre il
centrodestra si spacca, a sorridere sara’ di certo Rosario
Crocetta, il candidato del Pd sostenuto da Udc, Api e Psi. Il leader di Grande Sud, che aveva fatto un passo indietro
per far convergere il centrodestra sulla candidatura
dell’esponente de La Destra, Nello Musumeci, creando malumori
tra i papabili candidati del Pdl, ora fa due passi in avanti,
spiazza tutti, scarica l’ex presidente della Provincia di
Catania e si candida lui a Govenatore della Regione. Lo
‘Sparigliatore’ – cosi’ viene soprannominato in Sicilia l’ex
sottosegretario alla presidenza del Consiglio nell’ultimo
governo Berlusconi – adesso dunque dovra’ unire e non piu’
sparigliare. ”Da questo momento – scrive l’esponente del
movimento arancione in una nota, con la quale scioglie la
riserva – il mio impegno sara’ rivolto all’allargamento
ulteriore della base politica, gia’ molto forte, che mi
sostiene”. Ieri, in un comunicato diffuso dal segretario di Grande
Sud, Pippo Fallica, si spiegava gia’ che ”lo spirito
sicilianista che aveva spinto Gianfranco Micciche’ a fare un
passo indietro non e’ stato sposato da Nello Musumeci”, che
”da’ l’idea di preferire alla crescita della nostra Sicilia,
un accordo con il Pdl, anche senza le garanzie che avevamo
chiesto dopo l’esperienza del governo Tremonti-Lega Nord”.In sostanza, Micciche’ non avrebbe gradito la piega che stava
prendendo l’alleanza su Musumeci.”Forse il premio per aver rinunciato alla candidatura non
valeva la candela”, interpretano alcuni maligni a Palazzo
d’Orleans. Gli stessi che rimandano anche al noto attrito con
Angelino Alfano e aggiungono: ”Troppi sarebbero stati i veti
da parte di un Pdl troppo ingombrante che provava a salire
sul carro del vincitore”. Secondo alcune fonti parlamentari,
Micciche’ si sarebbe sentito ”intrappolato”. Dal Pdl, che
”ha messo il cappello sulla candidatura di Musumeci in
maniera troppo pesante”, e da Berlusconi, che ”puntava a
costruire la sua nuova discesa in campo alle Politiche sulla
base della vittoria in Sicilia”. Sara’. Ad ogni modo, non appena il leader di Grande Sud
scompagina lo schema, Fli, il Partito dei siciliani (nuovo
nome dell’Mpa di Raffaele Lombardo) e il Movimento popolare
siciliano lo seguono. I lombardiani e i finiani infatti, che
non avevano mai digerito l’ipotesi di un’alleanza con il Pdl,
colgono l’occasione delle dichiarazioni di Grande Sud e si
dicono pronti a sostenere Micciche’. D’altronde, lo stesso
presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un’intervista
pubblicata ieri sul ‘Corriere della Sera’, aveva anticipato
che i giochi in Sicilia non erano per niente chiusi e che ci
sarebbero state delle novita’ grosse a breve scadenza. Oggi, con una nota, Gaetano Canzoneri, coordinatore
regionale di Generazione Futuro, e Mirko Romano, coordinatore
nazionale di Generazione Futuro Universita’, propongono un
”ticket Micciche’-Granata o Micciche’-Briguglio”. In
sostanza, oggi Lombardo e Micciche’, salvo nuovi dietrofront,
sono di nuovo alleati come nella prima fase del 2008, ma a
parti invertite. Il candidato governatore adesso e’
Micciche’. Musumeci, invece, continua la corsa appoggiato oltreche’
dagli elettori di Storace, anche dal Pid di Saverio Romano, e
dal Pdl, che aveva sposato la sua candidatura. Mossa non
apprezzata appunto da Grande Sud. In conferenza stampa,
l’esponente de La Destra sottolinea che ”al di la’ di una
legittima amarezza non ho assolutamente ripensamenti”. Non
nasconde di essersi mosso ”su un campo minato, su un terreno
cosparso di veleni, odi, livori dovuti alle vicende politiche
degli ultimi anni. Ma il tasso di odio era umanamente
inimmaginabile”. Racconta di non aver sentito Berlusconi,
”ma Alfano e i rappresentanti degli altri movimenti politici
che mi appoggiano. La voce e’ stata unanime: ‘Andiamo
avanti’. Da questo momento smetto di fare il mediatore e
lavoro al progetto di governo”. Dall’altra parte c’e’ Rosario Crocetta, candidato di Pd,
Udc, Api e Psi, che oggi incassa certamente un bonus a suo
favore. L’ex sindaco di Gela per ora non commenta, anche se
il ragionamento che circola nell’entourage dell’esponente del
Pd e’ il seguente: si tratta di un fatto non previsto e un
centrodestra diviso fa ovviamente meno impressione. Ma a
sinistra c’e’ anche Claudio Fava, il candidato di Sel. E
l’Idv, in Sicilia, nel caso in cui non lo appoggi, potrebbe
esprimere un suo rappresentante, che per molti sembra
somigliare sempre piu’ ad Antonio Ingroia.ceg/vlm
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