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di redazione
Palermo, 23 giu – ”Questo stillicidio, questo massacro finira’ al massimo tra un mese, ribadisco che mi dimettero’ il 28-29 luglio per una scelta politica, ma le mie dimissioni potrebbero essere anticipate per fatti indipendenti la mia volonta’. Quali” La sfiducia”. E’ un Raffaele Lombardo a tutto campo, quello nel corso di una conferenza stampa convocata stamane a Palazzo d’Orleans in meno di tre ore. Dunque, dopo l’aggravante mafiosa contestatagli ieri dalla procura di Catania nel corso del processo per voto di scambio dove sono imputati lo stesso governatore e il fratello Angelo , parlamentare nazionale del Mpa, Lombardo, in meno di ventiquattr’ore, ritorna a parlare davanti ai cronisti. ”Ieri ho vissuto una giornata incredibile, definirla kafkiana non e’ una esagerazione. Con i miei avvocati eravamo convinti che il processo si fosse concluso presto e con una assoluzione, invece come nel gioco dell’oca, si e’ tornati al punto di partenza”. In altri termini, secondo Lombardo, ”il processo per reato elettorale stava per concludersi con una assoluzione”. ”Ne ero convinto – ha sottolineato – tant’e’ che i miei avvocati stavano andando dal giudice monocratico per chiedere l’accelerazione del processo in modo che si potesse concludere il 12 luglio. Poi c’e’ stato il colpo di scena dell’aggravante per favoreggiamento che fa tornare indietro tutto”. Ovviamente, c’e’ spazio anche per la politica.”Interrompero’ con la politica bruscamente, come ho fatto quando fumavo quaranta sigaretta al giorno”, ha chiosato. Il prologo sara’ domani a Palermo, in occasione dell’assemblea regionale del Mpa: ”Credo che domani, da un dibattito interno, emergera’ un coordinamento da cui si sviluppera’ un nuovo soggetto politico con un nuovo programma”. E, sul fronte governativo, gia’ si prepara per la nomina del suo vice presidente di Giunta che portera’ alle elezioni regionali, in programma a fine ottobre, il governo della Sicilia. In pole position il pm Massimo Russo, titolare della Salute. ”Chiedero’ il parere della mia Giunta, Russo ha un titolo: e’ il piu’ longevo dopo di me”. Poi si toglie qualche sasso dalle scarpe, puntando il dito sul partito di Bersani, principale pilastro della sua maggioranza negli ultimi due anni. ”Il matrimonio con il Pd non c’e’ mai stato – ha concluso Lombardo -. E’ stato solo un fidanzamento e tra fidanzati ci si puo’ lasciare”. E appare lontano un eventuale riavvicinamento: ”Alla fine di questa vicenda manterro’ dei rapporti di stima verso alcune persone per la loro lealta’, trasparenza e capacita’ politica, come manterro’ la disistima nei confronti di altri”.ags/uda/ss
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