Firmata la convenzione con l’Istituto ortopedico Rizzoli

Un hub per l’ortopedia oncologica e per altre patologie curabili solo in centri specialistici al di fuori dell’Isola e, in alcuni casi, all’estero. Con questo principale obiettivo la Regione Siciliana ha rinnovato, per dieci anni, l’intesa con la Regione Emilia-Romagna e l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. I contenuti della convenzione sono stati illustrati a Palazzo Orléans dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dall’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, dal direttore generale del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute della Sicilia, Mario La Rocca, e dal direttore generale dell’Irccs Rizzoli di Bologna, Anselmo Campagna. 

L’intesa prevede, tra gli altri contenuti, che nel dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria, in provincia di Palermo, vengano potenziate le attività di alta specializzazione orientate all’ortopedia oncologica, dell’arto superiore, pediatrica, vertebrale e di riabilitazione. La convenzione punta a significativi elementi di razionalizzazione della spesa. “Le tante novità contenute nel protocollo – dichiara l’assessore Razza – ci consentono di dire che la partnership compie una svolta. Con la Regione Emilia Romagna abbiamo lavorato a lungo per rinnovare un impegno che faccia della Sicilia un punto di riferimento vero non solo per i nostri concittadini, ma per tutto il Mezzogiorno. Il cuore di questa nuova intesa è rappresentato da un sistema unico di prenotazione tra la Sicilia e Bologna che permetterà di curare al Rizzoli di Bagheria, che lo ricordiamo è un ospedale pubblico, tutti i pazienti siciliani contribuendo così a un’ulteriore riduzione della mobilità passiva già in graduale decrescita negli ultimi anni”. 

“Questa nuova fase di attività del dipartimento Rizzoli Sicilia conferma – commenta l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini – la capacità del nostro Servizio Sanitario di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. L’Istituto ortopedico Rizzoli rappresenta un centro di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’ortopedia più avanzata, dal punto di vista clinico e scientifico, con eccellenze di ricerca d’avanguardia e soluzioni cliniche innovative per i problemi più complessi. Il rinnovo degli accordi tra le nostre Regioni firmato oggi ribadisce e amplia il significato di uno sviluppo del Rizzoli in Sicilia”. 

Prevista anche la creazione di due ambulatori per Malattie rare scheletriche e per l’Ortopedia oncologica, ponendo così le basi per un Centro di riferimento ortopedico a carattere oncologico a disposizione anche di pazienti provenienti da altre regioni. “Il Rizzoli da sempre crede  – dichiara il direttore generale dell’istituto, Anselmo Campagna – in questo progetto, lo dimostrano gli investimenti fatti, il personale selezionato e formato, la continua collaborazione con la sede di Bologna e con le strutture sanitarie della Regione Siciliana. La nostra ragion d’essere, a Bologna come in Sicilia, è il trattamento dei casi più complessi, quelli che non possono trovare soluzione se non in un ospedale monospecialistico e con una determinante vocazione alla ricerca. Una sede del Rizzoli in Sicilia è una scelta di sviluppo nell’interesse collettivo e il nostro impegno continua in questa direzione”. 

La convenzione prevede inoltre di aumentare i posti letto di Terapia intensiva da affiancare ai 53 di ortopedia e riabilitazione, alle tre sale operatorie e ai cinque ambulatori già esistenti nella struttura di Bagheria. Nel campo della ricerca, la convenzione punta, inoltre, a un potenziamento tecnologico delle strutture e ad ottenere anche per la sede siciliana del Rizzoli il riconoscimento di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Prevista la collaborazione con enti del settore, istituzioni e università siciliane per attività di formazione. Ogni anno nel dipartimento Rizzoli-Sicilia vengono eseguiti circa 1.500 interventi ed effettuate oltre 15.500 visite specialistiche.