Sicilia e Servizi: l’Ars boccia la norma che aveva provocato lo sciopero
L’Assemblea Regionale ha soppresso stanotte l’articolo della legge Finanziaria che permetteva l’uso di personale interno alla Regione, in sostituzione di quello a tempo determinato, attualmente in organico a Sicilia e Servizi, la società che si occupa delle questioni informatiche dell’amministrazione regionale.
Cade dunque la motivazione per cui era stato indetto lo stato di agitazione permanente e lo sciopero ad oltranza dei 64 addetti, assunti dopo un lungo tira e molla del governo Crocetta. All’inizio era stato creato un apposito ufficio informatico, nell’ambito dell’organico regionale, mettendo in liquidazione la società, poi la marcia indietro, con l’assunzione dei dipendenti del socio privato, per evitare blocchi nelle numerose attività di cui si occupa Sicilia e Servizi.
Preso atto che, anche questa volta, l’inserimento della norma che consentiva l’utilizzo di dipendenti regionali in sostituzione di quelli di Sicilia e Servizi, era frutto della solita improvvisazione con cui Crocetta & C. hanno gestito la vicenda, l’Ars ha votato contro, facendo rientrare la protesta