Sicilia e Servizi: Ingroia e Crocetta indagati per abuso di ufficio

Adesso è ufficiale: dopo che il GIP Lorenzo Matassa ha respinto la richiesta d archiviazione nel procedimento contro ignoti per le assunzioni a Sicilia e Servizi, la Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati l’ex magistrato Antonio Ingroia, il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’ex ragioniere generale della Regione, Mariano Pisciotta, e sei assessori della prima Giunta, con l’accusa di abuso di ufficio.
L’inchiesta mira ad accertare se furono commesse violazioni di legge nelle assunzioni fatte nella partecipata regionale Sicilia e Servizi di cui Ingroia è amministratore unico.
Sulla vicenda la Corte dei Conti ha avviato un procedimento per danno erariale nei confronti degli stessi soggetti.
Il dr. Matassa aveva fatto notare alla Procura che dal corposo rapporto della Guardia di Finanza emergeva chiaramente l’identità dei soggetti che avevano dato corso alle assunzioni e che quindi non aveva senso una indagine “contro ignoti” peraltro corredata da una richiesta di archiviazione.
A prescindere dalle modalità di assunzione delle quali si deve accertare la legittimità, è il percorso utilizzato dal governo Crocetta a sollevare forti dubbi: prima la liquidazione di Sicilia e Servizi, con la contestuale creazione di un ufficio speciale per l’informatizzazione composto tutto da dipendenti interni per risparmiare. Poi la decisione, non suffragata da alcun atto formale, di riportare in vita Sicilia e Servizi, trasformando Ingroia da liquidatore ad amministratore unico, infine la decisione di assumere a tempo determinato i lavoratori in forza al socio privato, attraverso una commissione giudicatrice che la Corte dei Conti ha definito “priva di ancoraggio normativo”.