SICILIA E ARTE: LA CHIESA SAN BARTOLOMEO DI SCICLI

di Franscasco Costanza – Questa Chiesa risalente al XV secolo, è uno dei più importanti monumenti della città di Scicli, già incorniciata nel quadro barocco del Val di Noto.

di Franscasco Costanza

Questa Chiesa risalente al XV secolo, è uno dei più importanti monumenti della città di Scicli, già incorniciata nel quadro barocco del Val di Noto. La particolarità consiste nel fatto che proprio questa chiesa rimase quasi illesa al catastrofico sisma del 1693, tuttavia dalla prima metà del 700 vi furono una lunga serie di importanti opere strutturali, una delle quali il prospetto a torre sostenuto da possenti colonne in periodo tardo barocco-rococò, progettato dall’architetto siracusano Salvatore Alì. Si denota prepotentemente il distacco dalla sontuosità a un più austero e rigoroso neoclassicismo, un sostanziale cambiamento di gusto nella cultura ufficiale. L’interno costituito da un unica navata a croce greca le cui decorazioni, stucchi affreschi e dorature furono compiute in diversi periodi tra il 1750 e il 1864.

Gli affreschi della volta rappresentano alcuni momenti culminanti della vita Di San Bartolomeo Apostolo e del suo martirio, diversi gli affreschi su tela, tra cui il martirio del santo di Francesco Pascucci del 1729. All’interno della Chiesa è custodito un presepe ligneo risalente al 1573, delle sessantacinque statue alte un metro, oggi ne restano solo ventinove, ritenuto un opera d’arte inimitabile. Altro tesoro di alto pregio è senza dubbio la statua lignea dell’Immacolata e successivamente rivestita con lamina d’argento. La sacra cassa ossia il reliquiario del Santo, rivestito con decorazioni raffiguranti diversi momenti della vita di San Bartolomeo.

Eventi a Scicli:
Scicli (RG) DAL 24/31 maggio tradizionale “Festa dei Milici” rievocazione di una battaglia combattuta nel 1091 dai Normanni contro i Saraceni, che si concluse con la liberazione di Scicli e l’allontanamento degli Arabi, la tradizione vuole che lo scontro finale sia stato vinto dai Cristiani grazie all’intervento della Vergine Maria, scesa dalle nubi con un cavallo bianco per liberare la città dall’assedio, l’evento miracoloso fu nel 1736 riconosciuto pure dalla chiesa. In occasione della festa la madonna in cartapesta su di un cavallo viene portata in processione e partecipa alla ricostruzione nella battaglia dello storico scontro.