SICILIA E ARTE: LA CATTEDRALE DI PALERMO

Percorrendo il vecchio cassaro (corso Vittorio Emanuele) dai quattro canti di città in direzione di porta nuova, sulla tua destra potrai ammirare un maestoso monumento, è La Cattedrale dedicata alla Vergine Maria Assunta in cielo. E’ forse la costruzione che maggiormente rappresenta i diversi stili attraverso XX secoli di storia.

di Francesco Costanza

Percorrendo il vecchio cassaro (corso Vittorio Emanuele) dai quattro canti di città in direzione di porta nuova, sulla tua destra potrai ammirare un maestoso monumento, è La Cattedrale dedicata alla Vergine Maria Assunta in cielo. E’ forse la costruzione che maggiormente rappresenta i diversi stili attraverso XX secoli di storia.

La prima testimonianza risale al IV secolo, dove si narra che nel luogo dove molti fedeli Cristiani avevano patito il martirio, una cattedrale era stata costruita, poi distrutta dai Vandali. Nel 604 un nuovo tempio viene eretto, di cui è pervenuta a noi probabilmente la Cripta a pianta Basilicale quadrata,  nell’831 a seguito dell’invasioneAraba, questa costruzione viene modificata a Moschea. Ma nel 1072 sotto il dominio deiNormanni esso viene restituito al culto Cristiano.

Proprio a loro è riconosciuta la paternità della costruzione, fortemente voluta dall’arcivescovo Gualtiero Offamillo, era il 1185 e Palermo capitale del Regno ebbe la sua Cattedrale “Normanna”. Lo sviluppo della progettazione risentì fortemente dell’influsso delle sensibilità religiose-architettoniche nord europea-Bizantina. Dal 1250 al 1780 è un susseguirsi di continui rimaneggiamenti sia all’interno dall’acquasantiera di G. Spatafora (1583) alla cappella di santa Rosalia con l’urna contenente la reliquie progettato da Mariano Smeriglio (1635), che all’esterno come le torri angolari, la Balaustrata della piazza , il portale dell’ingresso meridionale di Antonino Gambara, agli intagli su legno del Miranda. Nel 1781 voluto dall’arcivescovo Filangeri e sostenuto dal re Borbone Carlo III, su progettazione dell’archetetto Ferdinando Fuga inizia il grande restauro. Le modifiche all’interno imposero modifiche all’esterno,  drasticamente alcuni affreschi furono coperti addirittura con  l’intonaco, una più ampia descrizione la potrete leggere direttamente sul sito della cattedrale (visita virtuale), basti dire che quello che doveva essere un semplice restauro si trasformò in un vero e proprio rinvaso epocale di gigantesche trasformazioni  tanto da delineare i contorni di un gusto neoclassico. Altri rimaneggiamenti proseguirono nel XIX e XX secolo.