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di redazione
Palermo, 19 mag – ”Per il lavoro, lo sviluppo,
l’occupazione. E contro mafie e violenza criminale”. E’ il
leit-motiv della manifestazione che ha visto in piazza
stamani a Gela (Cl) 10 mila persone tra operai, gente comune,
sindaci con gonfalone e fascia tricolore. E’ quanto afferma
in una nota la Cisl Sicilia. Nel corso della manifestazione
e’ stato anche osservato un minuto di silenzio per le vittime
innocenti delle bombe di Brindisi e fatto proprio, dai
sindacati locali e regionali, ”lo sdegno” espresso da Cgil
Cisl e Uil nazionali a nome del mondo italiano del lavoro,
per ”per l’efferato attentato che ha colpito inermi alunne”
della scuola di Brindisi. Gela nei giorni scorsi era finita nell’occhio del ciclone
per l’annuncio di Eni di fermare le linee di produzione 1 e 3
dello stabilimento. Ne scaturi’ una vivace vertenza che s’e’
conclusa, per il momento almeno, con la firma dell’accordo
sul petrolchimico, tra Eni e sindacati. Cosi’, 400 dipendenti
della raffineria, dal 10 maggio, sono in Cig. Ma per i
sindacati ”resta – lo sottolinea la Cisl – il nodo
dell’indotto e dei 1.200 lavoratori, per lo piu’ di imprese
metalmeccaniche ed edili. Resta, denunciano Cgil Cisl e Uil,
l’incognita del futuro del comprensorio. Resta aperta la
questione delle infrastrutture. E resta quella della
competitivita’ e redditivita’ dell’area”.ags/mau
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