Sicilia: Cgil a Anas, principio di responsabilita’ sulla Mistretta-Gela
Palermo, 25 giu – I lavori di ampliamento della
strada statale che collega Mistretta a Gela rischiano di
subire uno stop che ritarderebbe di anni il completamento
dell’opera, mettendo anche a risch…
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di redazione
Palermo, 25 giu – I lavori di ampliamento della
strada statale che collega Mistretta a Gela rischiano di
subire uno stop che ritarderebbe di anni il completamento
dell’opera, mettendo anche a rischio l’occupazione per le
maestranze impegnate. Lo denuncia la Fillea Cgil siciliana
che ha scritto oggi al direttore dell’Anas per chiedere un
incontro nel corso del quale potere avanzare le proprie
proposte per evitare il problema. ”Se l’Anas, come minaccia
di fare – spiega Franco Tarantino segretario regionale Fillea
Cgil – dovesse rescindere il contratto col gruppo di imprese
vincitrici dell’appalto del primo lotto, riavviare le
procedure di affidamente comporterebbe un ritardo di almeno 3
anni”. Per il sindacalista, invece, ”l’Anas deve fare
valere il principio della responsabilita’ sociale superando i
cavilli meramente burocratici che oppone all’affidamento dei
lavori a due dell’aziende dell’associazione temporanea di
imprese aggiudicatrice, che si sono dette disponibili ad
assumersi l’onere del completamento dell’opera”.Secondo il sindacato, il nocciolo del problema sta nelle
difficolta’ economiche dell’azienda Sacain, la capofila. E’
in seguito a queste che l’Anas minaccia la rescissione del
contratto d’appalto, per un’opera viaria da 58 milioni e
un’ottantina di operai impegnati, che doveva essere
consegnata a luglio. Le altre due imprese della cordata
vincitrice, la Bruno e la Fondazione Speciale, sarebbero
pero’ disposte a farsi carico dei lavori nella loro
interezza, solo che la Bruno al momento dell’aggiudicazione
mancava di un requisito richiesto nel capitolato che ora
invece ha. ”Crediamo dunque che le due aziende possano
portare avanti i lavori- conclude Tarantino- e che la
difficolta’ opposta dall’Anas sia nei fatti superata. Le
aziende in questione posseggono i requisiti necessari-
osserva – e quindi si deve fare in modo che il cantiere non
venga fermato”.ags