PALERMO – Al via oggi la stagione dei saldi estivi ma, vista la difficile situazione economica, sono davvero poche le famiglie che si preparano a effettuare acquisti scontati. Dopo l’andamento disastroso registrato lo scorso anno, infatti, le previsioni relative ai saldi imminenti sono pessime.
Gli acquisti, infatti, si assesteranno sul livello basso già registrato lo scorso anno, quando vi è stata una flessione del -7%: le vendite a saldo registreranno quest’anno un ulteriore calo del – 8%. Una contrazione che, nel drammatico contesto economico che le famiglie stanno vivendo, risulta addirittura “contenuta”. Basti pensare che la maggior parte delle famiglie ha tagliato i propri consumi in questo primo semestre del 2013 e solo in questo periodo, approfittando degli sconti, potrà concedersi “il minimo indispensabile”.
Secondo quanto emerso dal sondaggio di Federconsumatori appena una famiglia su tre in Sicilia farà acquisti a saldo, circa 551.000. La spesa media di ciascuna famiglia in Sicilia sarà di circa 119 euro, per un giro di affari di 65,6 milioni di euro. “Per questo – afferma Lillo Vizzini, presidente regionale di Federconsumatori – sarebbe stato importante, soprattutto in una situazione delicata come questa, disporre la liberalizzazione dei saldi, o quantomeno disporne l’anticipazione, per dare sollievo alle famiglie ed avviare un rilancio della domanda. In ogni caso, se si vuole evitare un’ulteriore caduta dei consumi, è necessario affrontare con risoluzione la questione Iva, evitandone l’aumento”.
IL DECALOGO DI FEDERCONSUMATORI PER ORIENTARSI NEGLI ACQUISTI SCONTATI
1. Verificare durante questa settimana, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dello sconto;
2. Non fermatevi mai davanti alla prima vetrina, girate più negozi, confrontate i prezzi e, in ogni caso, orientatevi verso beni o prodotti che vi servono veramente;
3. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4. I prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma dell’anno in corso, non delle stagioni passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8. Conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.
10. per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilite sempre un budget massimo per i vostri acquisti.
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