Siccità, l’Amap annuncia il piano di razionamento da lunedì 22 luglio

Rubinetto aperto da cui sgorga acqua a quantità - foto ANSA - SiciliaNews24..it

Lunedì 22 luglio scatterà il piano di razionamento dell’acqua predisposto da Amap. Questa misura d’emergenza è necessaria per garantire il servizio idrico a Palermo sia nel presente che nel futuro.

A causa della siccità, che ha ridotto la capienza degli invasi del 60%, Amap ha scelto la strada della prudenza. Alessandro Di Martino, Amministratore unico di Amap, spiega che lo studio sulla disponibilità dell’acqua effettuato alla vigilia della scorsa primavera aveva indicato che le risorse idriche erano sufficienti per coprire il servizio fino a dicembre. Nel frattempo, Amap ha adottato misure di contenimento come la riduzione della pressione in rete per ridurre i consumi senza creare disservizi.

Dall’inizio dell’anno, le riduzioni progressive della portata immessa in rete a Palermo e nei comuni del sistema metropolitano hanno solo parzialmente compensato la scarsità delle piogge primaverili. Oggi, l’aumento naturale della domanda durante l’estate sta causando una significativa riduzione delle pressioni in rete. Le misure di mitigazione adottate in accordo con le autorità consentiranno di preservare, per quanto possibile, le riserve idriche accumulate.

Amap ha avviato una serie di misure strutturali tramite la Cabina di Regia istituita dal Presidente della Regione, come l’acquisizione di nuovi pozzi e interventi per ridurre le perdite fisiche.

Tuttavia, per spostare quanto più possibile la data di esaurimento dell’acqua accumulata negli invasi, in attesa delle piogge autunnali, l’azienda ha deciso di adottare misure di razionamento in tutte le zone e i distretti di Palermo secondo una turnazione prestabilita. Le misure di razionamento saranno comunicate nei prossimi giorni e saranno basate su motivazioni di immediata fattibilità tecnica, per ridurre al minimo i disagi per le utenze, evitando il coinvolgimento di utenze pubbliche o sensibili come ospedali e cliniche.

Di Martino conclude invitando gli utenti a utilizzare consapevolmente la risorsa, evitare sprechi e limitare fortemente gli usi non necessari dell’acqua.