Siccità, Confagricoltura: “Costi di produzione alle stelle”

Per il settore agricolo le avversità maggiormente devastanti  sono sicuramente  rappresentate dalla siccità e dagli eccessi termici, tant’è che tra i parametri assicurativi sono quelle con il coefficiente di rischio più elevato. Dietro questi eventi atmosferici si presentano infatti danni immediati, come la consistente perdita della produzione e l’innalzamento dei costi di coltivazione, principalmente di quelli irrigui e nel medio periodo a carico degli impianti arborei che  stentano parecchio a riprendere il normale ciclo produttivo a seguito degli stress idrici subiti.

Queste le considerazioni di partenza del presidente della Confagricoltura siciliana, Ettore Pottino  sull’attuale allarmante situazione  che sta investendo le campagne siciliane. “Al netto delle produzioni cerealicole- evidenzia Pottino – in grave sofferenza sono tutti i comparti in pieno campo i  cui calendari di raccolta  sono compresi tra la fine di quest’estate e la prossima primavera. In quest’ultimo periodo rientrano le produzioni viticole, olivicole e le varietà agrumicole tardive in cui attualmente si registra una consistente  “cascola” dei frutti appena allegati. Per questo motivo risulta difficile quantificare oggi, con un minimo livello di errore, l’entità dei danni subiti dai nostri agricoltori. Bene in questo caso ha fatto l’Assessorato regionale  ad emanare l’avviso con cui si invitano gli agricoltori a presentare le comunicazioni  di danno agli uffici periferici dell’amministrazione. Questa operazione dovrebbe servire a sostenere la dichiarazione di calamità, già da tempo richiesta dalla Confagricoltura siciliana, che ci auguriamo venga presto presa in considerazione dal governo nazionale”.

Tale aspetto è di fondamentale importanza se, come anticipato dagli organi di stampa, l’Unione Europea ha autorizzato l’anticipazione dei pagamenti dei premi PAC ed a superficie relativi al 2017. Non è infatti chiaro se questa opportunità sia riservata a tutti gli agricoltori o solo a quelli ricadenti nelle aree delimitate e già decretate a livello ministeriale.

“In questa seconda ipotesi – precisa Pottino – ci sarebbe una sperequazione tra agricoltori provocata  essenzialmente dai diversi livelli di efficienza della burocrazia. Siamo consapevoli della complessità delle operazioni di accertamento dei danni e per questa ragione ci permettiamo di porre l’attenzione sul fatto che la siccità e gli eccessi termici possano essere immediatamente dimostrabili dalle rilevazioni dei servizi meteorologici che in Sicilia sono particolarmente efficaci. La siccità, come  ben sanno le compagnie assicurative che ne scoraggiano la sottoscrizione delle polizze mettendo premi altissimi, è un evento che, a differenza di tutti gli altri, non produce danni a “macchia di leopardo” ma colpisce vasti territori. Oltre alla perdita della produzione che presenterà percentuali diverse a seconda delle zone e delle coltivazioni, l’elemento comune che unisce tutti gli agricoltori è quello dell’esplosione dei costi di coltivazione ed è su questo fattore che si dovrà intervenire attraverso il Fondo di Solidarietà Nazionale la cui dotazione finanziaria è stata recentemente innalzata con un emendamento approvato nell’ultima legge per il Mezzogiorno”.